Dramma occupazione, persi altri 500 mila posti

Pubblicato il 17 Dicembre 2009 - 10:30 OLTRE 6 MESI FA

In Germania e negli Stati Uniti la disoccupazione è in calo, in Italia invece, in pericolosa controtendenza, il mercato del lavoro va sempre più restringendosi. In tre mesi si sono persi altri 500 mila posti, altri 200 mila sono a forte rischio, le fabbriche chiudono a un ritmo che non ha riscontri negli altri paesi. Il trend negativo non registra differenze tra dipendenti pubblici e autonomi, va male al nord e al sud, solo un po’ meglio al centro. Per accorgersi del momento drammatico non è necessario essere periti statistici: basta guardare cosa sta succedendo a Genova alla Fincantieri, alla Fiat di Pomigliano d’Arco e Termini Imerese, alla Yamaha di Lesmo, alla Nokia di Cinisello Balsamo, la Lares di Paderno Dugnano, per citare le ultime agitazioni promosse dagli operai a difesa del posto.

L’occupazione è diminuita nel terzo trimestre di 508mila unità rispetto allo stesso periodo del 2008 (-2,2%), mentre ha perso 120mila unità rispetto al secondo trimestre del 2009. A ottobre il tasso di disoccupazione ha raggiunto l’8,2%, il dato peggiore da aprile 2004.

Lo rileva l’Istat precisando che è il calo peggiore dal ’92, anno di inizio delle serie storiche, e che 386mila posti sono stati persi nell’industria. L’istituto ha rivisto al rialzo il dato diffuso nelle scorse settimane (8%). I disoccupati nel mese erano quindi 2.039.000.