Eccola la tassa: 630 milioni a carico di stipendi, pensioni e aziende del Lazio, Campania, Calabria e Molise

Pubblicato il 2 Luglio 2010 - 13:45 OLTRE 6 MESI FA

Giulio Tremonti

Eccola la tassa . E’ già  negli stipendi, nelle pensioni, nei bilanci aziendali. La stanno già conteggiando: se va molto bene si pagherà da gennaio 2011 ma non è escluso, anzi è probabile che sia retroattiva, che si paghi a novembre 2010 partendo da gennaio scorso, insomma con gli arretrati. Fanno 630 milioni di euro e li pagherete se vivete o lavorate nel Lazio, Calabria, Campania e Molise. Sono le quattro Regioni in deficit conclamato e inostenibile per la Sanità. Lo Stato non ripianerà più il buco, tocca ai cittadini: è il bello e il brutto del federalismo.

A causa dei conti in rosso delle quattro incriminate, il ministero dell’economia ha annunciato addizionali regionali: dello 0,15 per cento quella sull’Irap e dello 0,30 per cento quella sull’Irpef.

In altre parole, se oggi un cittadino del Lazio paga 360 euro di imposta sul reddito delle persone fisiche, con l’addizionale sborserà 437 euro. E la maggiorazione sale in proporzione al reddito. Stessa storia per l’imposta sulle attività produttive. Se oggi in Lazio si pagano 11.247 euro, grazie alle maggiorazioni la tassa arriverà a 11.593 euro.

Il Lazio incasserà complessivamente 359 milioni, lasciando ad altre coperture 62 milioni; il Molise recupererà 12 milioni, ma dovrà trovare altre misure per lai restanti 57 milioni; la Campania con le super addizionali porterà in cassa 197 milioni, ma dovrà varare misure anti-deficit per altri 300,7 milioni.

Discorso a parte per la Calabria, ormai sulla strada del commissariamento: qui le addizionali varranno 61 milioni, ma il disavanzo 2009 da coprire sarà comunque ancora di 970 milioni.