Per le finestre e caldaie nel rispetto dell’ambiente ritorna l’ecobonus del 55% da “spalmare” in dieci anni. Finora l’agevolazione fiscale veniva distribuita invece in cinque anni per tutte le ristrutturazioni edilizie.
A stabilirlo è stato un emendamento presentato mercoledì 17 in Commissione bilancio della Camera dal relatore alla legge di Stabilità Marco Milanese. L’ecobonus, che costerà 300 milioni di euro in dieci anni, andrà direttamente nella minimanovra in discussione in Parlamento venerdì alla Camera per passare poi al Senato che dovrebbe votarla nei primi di dicembre.
L’opposizione e i finiani usciti dal governo hanno recriminato il merito dell’ecobonus e il Pd ha proposto che l’agevolazione del 55% «diventi strutturale e possa allargarsi ad altri settori come ad esempio edifici pubblici e case popolari».
Per il leader udc Pier Ferdinando Casini il percorso «poteva essere molto più breve, una finanziaria da approvare in una settimana. Ma la maggioranza nonostante la crisi economica in tutta Europa ha pensato che la tattica fosse più importante e si fa ancora melina, un mese di melina, così ha deciso il Senato».