Electrolux: a Porcia 316 esuberi e salari non ridotti. Ma la Uilm non ci crede

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Febbraio 2014 - 20:08 OLTRE 6 MESI FA
Electrolux: a Porcia 316 esuberi e salari non ridotti. Ma la Uilm non ci crede

Stabilimento Electrolux (foto Lapresse)

ROMA – Electrolux: 316 saranno gli esuberi in Italia. L’azienda ha presentato ai sindacati il piano per lo stabilimento di Porcia per il 2014-17. Il piano prevede investimenti per 32 milioni e 316 esuberi calcolati sullo schema delle sei ore più due di solidarietà: 298 operai (su circa mille) e 18 impiegati (su 64). L’azienda avrebbe assicurato che non ci sarà una riduzione dei salari.

Per lo stabilimento in provincia di Pordenone, Electrolux ha detto di puntare sull’innovazione del prodotto e sul rafforzamento dell’alto di gamma. Nel corso dell’incontro con i sindacati, l’azienda ha inoltre confermato la riduzione di tre euro sul costo dell’ora lavorata ma ha assicurato che non avrà un impatto sui salari perché si agirà sulla decontribuzione.

L’azienda, sottolineano le stesse fonti citate dall’Ansa, ha inoltre indicato come indispensabile il rifinanziamento per i contratti di solidarietà, in modo da proseguire con lo schema del ‘sei più due’ mentre considera non percorribile l’ipotesi di non poter ricorrere alla solidarietà. Electrolux ha inoltre rivisitato il piano industriale per lo stabilimento di Susegana, in provincia di Treviso, per il quale ha prospettato il mantenimento della produzione di 94 mila frigoriferi della linea Cairo 3 dei 158 mila che inizialmente aveva previsto di trasferire in Ungheria.

Ma non tutti i sindacati hanno dato per buone le parole dell’azienda: secondo la Uilm il piano per lo stabilimento di Porcia (Pordenone) ”prevede 450 esuberi su 1050 dipendenti, a causa di una riduzione progressiva dei volumi da 1,15 milioni di pezzi odierni a 750 mila nel 2017”. Il coordinatore nazionale Uilm del settore degli elettrodomestici, Gianluca Ficco, al termine dell’incontro con Electrolux, ha spiegato che il numero degli esuberi è calcolato sull’orario contrattuale di 40 ore settimanali, che l’azienda ”ha messo nero su bianco di non voler mettere in discussione”.