Effetto elezioni su Borse e euro: spread a 387 punti, Milano in rialzo

Pubblicato il 7 Maggio 2012 - 08:19 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La tornata elettorale in Francia e Grecia condiziona il mercato dei cambi europei con l‘euro ai minimi da inizio febbraio sul dollaro. Il biglietto verde passa di mano sotto la soglia degli 1,30 a 1,2993. Per ritrovare una analoga quotazione bisogna risalire a inizio febbraio.

Lo spread dei Btp italiani decennali sul bund tedesco è a 387 punti base, dopo aver aperto a 400 punti. Lo spread della Francia si attesta a 124, dopo i 164,4 punti in apertura. Il differenziale tra i titoli spagnoli e quelli tedeschi si attesta a 424 centesimi.

Avvio in pesante calo per Piazza Affari, che dopo un iniziale sbandamento riduce le perdite per poi girare in rialzo nella tarda mattinata. Il Ftse Mib cede in apertura il 2,27% a 13.609 punti e il Ftse All Share il 2,14% a 14.637 punti, per poi ridurre il calo a meno 1,10%. Dopo le 12 l’indice Ftse Mib sale dello 0,4 per cento. Si portano in positivo le banche con Unicredit che guadagna l’1,48%, Intesa Sanpaolo lo 0,95 per cento.  Corre Diasorin, sostenuta da un report di Equita, dopo aver annunciato venerdì scorso l’acquisto del business di diagnostica molecolare di Nordiag, società quotata sul mercato azionario norvegese. Sugli scudi anche Bpm (+4,58%), A2A (+3%) corre dopo l’accordo trovato con Edf per ripartire a metà i costi aggiuntivi derivanti dal rialzo del prezzo dell’opa, richiesto con un precedente parere dalla Consob, da 0,84 a 0,89 euro. Edison resta piatta a 0,87 euro a ridosso del prezzo dell’opa (0,89 euro).    Cauta Fiat (+0,06%) mentre restano debole Banco Popolare (-1,74%), Finmeccanica (-0,97%) e Mediobanca (-0,8%). Giu’ FOnsai (-1,33%) e Unipol (-1,12%).

Listini del petrolio in pesante caduta sui mercati asiatici dopo la tornata elettorale in Francia e Grecia. Il Wti con consegna a giugno torna ai minimi da oltre 4 mesi, perdendo il 3,2% a 95,34 dollari. In calo anche il Brent europeo (-0,7%) a 112,39 dollari.

Anche l’oro è in calo oggi sui mercati internazionali, con il lingotto che cede lo 0,5% a 1.638,80 dollari l’oncia. In calo anche l’argento a 30,1225 dollari l’oncia (-0,8%).

La Borsa di Atene ha aperto in ribasso, registrando un -1,27%, con l’Indice Generale a 681,08 punti. La borsa è poi andata a picco, perdendo il 7,7% dopo il risultato elettorale e il rischio di uscita dall’euro evocato da Citigroup. Nei primi scambi gli indici peggiorano rispetto all’apertura e vanno a picco soprattutto le banche, con National Bank of Greece a -18% , Efg Eurobank a -19% e Alpha Bank a -21%.

La Borsa di Tokyo chiude gli scambi in profondo rosso (-2,78%), scontando i timori sugli scenari possibili in Europa dopo i risultati elettorali in Francia e Grecia: l’indice Nikkei perde 261,11 Punti, attestandosi a quota 9.119,14. L’indice guida della Borsa di Tokyo, tornata agli scambi dopo la pausa festiva della Golden Week, si ferma sotto quota 9.200 per la prima in tre mesi, dopo aver sfiorato un minimo infraday intorno al 3%. I timori dei mercati sui risultati elettorali di Francia (la vittoria alle presidenziali di Francois Hollande su Nicolas Sarkozy) e Grecia (il crollo dei partiti pro-austerita’) sono dovuti all’incertezza che l’Eurozona conservi la politica del rigore sui conti vista come cruciale contro la crisi.