Scorporo Snam, Cassa depositi e prestiti cede l’1,7% di Eni

Pubblicato il 14 Settembre 2012 - 14:39 OLTRE 6 MESI FA
Paolo Scaroni (Foto Lapresse)

ROMA – La Cassa depositi e prestiti ha ceduto l’1,7% di azioni Eni per oltre un miliardo di euro. La quota è stata venduta tra il  agosto e il 13 settembre. La partecipazione della Cassa depositi e prestiti in Eni cala così al 27,36%.

Le azioni sono state vendute ad un prezzo medio di 17,76 euro, con un premio di circa 3 centesimi rispetto alla quotazione media di mercato del periodo. Dopo questa operazione Cassa depositi e prestiti ha ottenuto la copertura finanziaria per l’acquisizione da Eni del 30% meno 1 azione del capitale di Snam, resa possibile dallo scorporo voluto dal Governo.

Già lo scorso 30 giugno Cassa depositi e prestiti aveva annunciato che intendeva finanziare l’acquisizione di Snam ”in parte attraverso la vendita delle azioni Eni dalla stessa possedute che, unitamente a quelle possedute dal Ministero dell’economia e delle finanze, eccedono il 30% più un’azione del capitale sociale dell’emittente. Il numero totale delle suddette azioni Eni oggetto di cessione da parte di Cdp, incluse le azioni già vendute come sopra descritto, rappresenta, quindi, circa il 3,3% del capitale sociale di Eni. Cdp – si legge ancora – cederà la quota rimanente dell’1,6% di ENI (58.255.250 azioni) nei tempi e con le modalita’ che riterrà più convenienti”. L’obiettivo fissato il 30 maggio scorso era quello di ottenere dalla cessione del pacchetto del 3% circa 2 miliardi di euro.

Tra i possibili compratori interessati ci sarebbero alcuni fondi sovrani di Kuwait, Abu Dhabi e Qatar. La Qatar Investment Authority avrebbe rastrellato negli ultimi mesi azioni Eni per un totale dell’1% del capitale che vale attorno ai 600 milioni di euro.