Equitalia, salta sospensione cartelle: ci sarà (forse) compensazione automatica

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Febbraio 2014 - 13:08| Aggiornato il 8 Febbraio 2014 OLTRE 6 MESI FA
Equitalia, salta sospensione cartelle per imprese con crediti verso lo Stato?

Foto Lapresse

ROMA – Salta la sospensione delle cartelle Equitalia per tutto il 2014 per le imprese creditrici con lo Stato. Lo Stato (debitore) non sa come coprire queste mancate entrate e quindi ha riformulato la norma, contenuta nel dl Destinazione Italia, prevedendo una compensazione automatica-debiti crediti ma demandata a un decreto ministeriale da emanare entro 90 giorni e al “rispetto degli equilibri di finanza pubblica”.

L’agenzia Public Policy spiega infatti che la commissione Bilancio alla Camera ha dato parere favorevole ma con 19 condizioni ex articolo 81 sul testo della commissione del decreto Destinazione Italia. Tra le 19 condizioni c’è appunto la riformulazione delle cartelle Equitalia. Dovrebbe invece saltare comunque l’aumento delle accise sulla birra dall’1 marzo.

Public Policy cita una fonte interna alla Commissione secondo cui

la Ragioneria dello Stato nella relazione tecnica aggiornata ha bocciato per mancanza di coperture gran parte delle modifiche apportate al testo originale dalle commissioni Finanze e Attività produttive. In particolare ha chiesto di eliminare dal decreto la norma che ha stabilito (con l’approvazione di un emendamento M5s in commissione) la sospensione per tutto il 2014 delle cartelle Equitalia a carico delle imprese in credito con la pubblica amministrazione.

La norma non è stata totalmente eliminata ma riformulata in questo modo:

 “Con decreto del ministro dell’Economia, di concerto con il ministro dello Sviluppo economico, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in della legge di conversione del dl”Destinazione Italia “sono stabilite, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, le modalità per la compensazione, nell’anno 2014, delle cartelle esattoriali a favore delle imprese titolari di crediti” con la Pa.