Esame di Stato abolito ma non per avvocati, ingegneri, commercialisti: laurea subito abilitante per i medici

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Aprile 2021 - 11:17 OLTRE 6 MESI FA
Esame Stato abolito

Esame di Stato abolito, ma non per avvocati, ingegneri , commercialisti (Ansa)

Esame di Stato abolito ma non per avvocati, ingegneri, commercialisti. “La riforma prevede la semplificazione delle procedure per l’abilitazione all’esercizio delle professioni – si legge nel testo del disegno di legge -. Rendendo l’esame di laurea coincidente con l’esame di stato, con ciò semplificando e velocizzando l’accesso al mondo del lavoro da parte dei laureati”.

Esame di Stato abolito ma non per avvocati, ingegneri, commercialisti

Questo prevede la riforma dell’esame di Stato per ottenere l’abilitazione professionale. Ma per quali lauree vale la riforma che abolisce l’esame di Stato? Per ora riguarda solo medici, farmacisti, veterinari, odontoiatri. E geometri, psicologi, ma in futuro potrebbe riguardare molte più professioni.

La possibilità di accedere alla professione senza passare per l’esame di stato, in un futuro non molto lontano, si applicherà anche ai laureati in legge, in economia e commercio o in ingegneria. Per ora, dunque, avvocati, notai, ingegneri, commercialisti dovranno conseguire prima la laurea e poi sostenere l’esame di Stato abilitante alla professione.

Esame di stato abolito per ora solo per le professioni sanitarie

L’iter del Ddl che rende la laurea valida come esame di Stato in Commissione alla Camera il 12 aprile scorso fissa il termine degli emendamenti il 4 maggio. Il Ddl per ora riguarda solo le professioni sanitarie, ma l’obiettivo è estendere la misura alle altre professioni e corsi di laurea.

“Mi auguro ci possa essere un percorso simile anche per altre lauree anche se al momento non è previsto – dice Valentina Aprea, FI, membro della commissione Istruzione della Camera -. E’ giusto invece prevedere subito tirocini e lauree abilitanti per le professioni mediche, come si fa già all’estero”.

“Tutte le lauree devono essere abilitanti”

Per l’ex ministro dell’Università Gaetano Manfredi, che fece approvare il provvedimento in Consiglio dei ministri, “tutte le lauree dovrebbero essere abilitanti. La nostra concezione è di  un’altra epoca. Ogni Ordine professionale ha una sua sensibilità, bisogna lavorarci ma lo spazio si trova. La laurea abilitante è una grande modernizzazione di approccio alle professioni e dà un ruolo agli Ordini nella formazione. Il loro tirocinio diventa curriculare. Il lavoro per il conseguimento è da fare certamente insieme”.

Anche Flavia Piccoli Nardelli (Pd) in Commissione Istruzione alla Camera, conferma. La laurea abilitante per la gran parte delle facoltà “è un processo che diventerà inarrestabile. Presuppone che il lavoro egregio che alcuni Ordini professionali fanno già oggi, si trasferisca nel corso di Laurea. Richiede un cambiamento interno dell’organizzazione delle lauree. Ma è un processo virtuoso. Che porta alla semplificazione, bisognerà arrivarci con l’accordo di tutti. La direzione di marcia è stata intrapresa”.

L’obiettivo del Ddl in materia di titoli universitari abilitanti è la semplificazione di tutte le procedure per l’abilitazione all’esercizio delle professioni.

Rendendo l’esame di laurea coincidente con l’esame di Stato. E quindi velocizzando l’accesso al mondo del lavoro da parte dei laureati. Fa seguito alla riforma della laurea in Medicina, già abilitante con il Cura Italia all’apice della pandemia, in un momento di forte difficoltà negli ospedali durante la pandemia.

Disciplina transitoria, tirocinio pratico-valutativo

Con l’entrata in vigore delle nuove norme, si prevede che il necessario tirocinio pratico-valutativo si svolga all’interno dei corsi di laurea. E che, di conseguenza, l’esame conclusivo del corso di studi divenga anche la sede nella quale espletare l’esame di Stato di abilitazione all’esercizio della professione.

Il disegno di legge prevede anche una disciplina transitoria. I già laureati, sulla base degli ordinamenti didattici non abilitanti, in odontoiatria e protesi dentaria, in farmacia, medicina veterinaria e in psicologia, dovranno svolgere un tirocinio pratico-valutativo.

Vale, per ottenere l’abilitazione all’esercizio delle rispettive professioni, anche per agrotecnici, geometri, periti agrari e industriali.