Ritorna l’idea dell’Eurobond, ma la Germania è contraria

Pubblicato il 12 Luglio 2011 - 09:37 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’euro vacilla in tempi di speculazione sui debiti pubblici e torna prepotente l’idea di un Eurobond, ossia titoli per i quali la responsabilità sia di tutti gli Stati. A emetterli dovrebbe essere l’Efsf, il fondo salva-Stati europeo, che dovrebbe così finanziare il riacquisto del proprio debito da parte della Grecia.

L’ipotesi non è nuova, risale addirittura alla fondazione dell’area euro, con l’idea che potesse finanziare le infrastrutture. Poi però, lo scorso anno, è stata rivalutata per risolvere la crisi della Grecia. Ma negli anni questo progetto ha sempre incontrato l’opposizione della Germania.

Il ministro Tremonti è stato sempre un fautore degli eurobond: a dicembre con il presidente dell’Eurogruppo aveva avanzato una proposta che prevedeva la creazione di un’agenzia europea del debito e l’emissione di debito comune fino al 40% del Pil europeo. L’Ue è sempre rimasta tiepida per via dell’opposizione tedesca.

La proposta è tornata in auge la settimana scorsa, rilanciata dal membro del consiglio della Banca centrale europea, Lorenzo Bini Smaghi. Secondo lui l’emissione di debito pubblico dovrebbe diventare una competenza europea, con le emissioni assegnate a un’agenzia sovrannazionale fino al limite per il debito pubblico concordato a livello europeo nell’ambito dei piani di stabilità. Non sono gli eurobond, avverte Bini Smaghi, perché la responsabilità resterebbe ai singoli Paesi, con strumenti diversi da Paese a Paese. Ma anche questa opzione deve trovare l’ok della Germania.