Crisi Grecia: l’Ue pensa all’eurotassa sulle banche

Pubblicato il 20 Luglio 2011 - 09:08 OLTRE 6 MESI FA

BRUXELLES – Un eurotassa sull’Europa: questa la formula che il vertice dell’Eurozona, nella serata di mercoledì 20 luglio, proporrà per salvare la Grecia dalla crisi ed evitare che la situazione ricada troppo pesantemente sull’euro. L’obiettivo è dunque quello di dare una stretta sulle regole per le banche, che preveda anche sanzioni ‘dissuasive’ in caso di comportamenti poco virtuosi.

La modifica della direttiva – che s’inserisce nel quadro delle norme di Basilea III – si concentrerà soprattutto sulle esigenze prudenziali applicabili a banche e società d’investimento. Tra queste: assicurare capitali di alta qualità, migliorare la copertura dai rischi, scoraggiare il rischioso gioco sul ‘leverage’ (il rapporto tra il capitale netto dell’istituto e le sue attivita’) evitando esposizioni con capitali non propri e stringere sulle condizioni per il rischio di liquidità.

Le nuove regole vogliono una maggiore disponibilità di capitali rispetto al passato, creando un ‘cuscinetto’ che dia loro accesso immediato a fondi in caso di choc economico. Inoltre, gli istituti devono sorvegliare meglio le loro posizioni di liquidità e i livelli di indebitamento e migliorare la governance al fine di individuare meglio i rischi. E per chi non si mette in regola, Bruxelles vuole sanzioni.

Le modifiche alla direttiva europea sono pensate per cittadini ed imprese, che avranno garanzia maggiore sui propri depositi e miglior accesso al credito. Bruxelles reagisce cosi’ alla crisi finanziaria, che ha dimostrato le debolezze del sistema bancario mondiale, con capitali insufficienti a tenere in piedi gli istituti in caso di difficoltà. Una situazione, secondo il commissario al Mercato Interno Michel Barnier, dovuta anche alla mancanza di sanzioni per le banche poco virtuose.