Exor, la cassaforte Agnelli, converte tutte le azioni in ordinarie

Pubblicato il 14 Febbraio 2013 - 13:48| Aggiornato il 27 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli, si apre di più al mercato, nel senso che l’amministratore delegato John Elkann ha annunciato l’attesa conversione di tutte le azioni privilegiate e risparmio in azioni ordinarie. Cioè, il titolo Exor diventa più liquido, come è già successo per Fiat l’anno scorso, rendendo disponibili eventuali future operazioni carta contro carta (cioè azioni contro azioni senza cash). Una decisione, quella di Elkann, salutata come il raggiungimento dell’obiettivo, auspicato da tempo, di una governance più efficiente e una gestione più trasparente.

Il premio implicito nel rapporto di conversione è pari all’11,18% e al 10,18% rispetto ai prezzi di chiusura di lunedì 11 febbraio delle azioni privilegiate e di risparmio. Rispetto alla media aritmetica dei prezzi di chiusura degli ultimi tre mesi, i premi impliciti risultano pari a 14,11% e a 14,39% rispettivamente per le azioni privilegiate e di risparmio. Le azioni privilegiate e le azioni di risparmio conserveranno il diritto a ricevere il dividendo, qualora sia deliberato. Le azioni ordinarie emesse a seguito della conversione avranno godimento primo gennaio 2013.

Le proposte saranno sottoposte all’approvazione delle assemblee speciali degli azionisti privilegiati e di risparmio che saranno convocate per il 19 marzo e dell’assemblea generale degli azionisti (in sede straordinaria) che sarà convocata per il 20 marzo.  L’operazione – sottolinea Exor – ha lo scopo di semplificare la struttura del capitale e la governance della società, creando condizioni di maggiore chiarezza. Inoltre eliminerà categorie di titoli che hanno registrato volumi di negoziazione molto limitati, sostituendoli con azioni ordinarie, che grazie all’operazione potranno beneficiare di una maggiore liquidità.

La Giovanni Agnelli & C. ha assicurato “pieno sostegno” e si riserva di operare sui mercati per incrementare la partecipazione in Exor “in linea con le modalità previste dalle normative vigenti, anche per quanto concerne gli obblighi di comunicazione”. In ogni caso, sulla base dell’attuale partecipazione (e dunque senza considerare eventuali acquisti di azioni), manterrà la maggioranza assoluta del capitale sociale di Exor anche dopo l’esecuzione di entrambe le conversioni.

Per quanto riguarda gli acquisti di azioni proprie, inclusa la scelta dei tempi di attuazione, dei quantitativi e dei prezzi unitari nonché della revoca del programma rientra nella esclusiva discrezionalità del management di Exor.    La società detiene oggi 6.729.000 azioni ordinarie (4,20% della categoria), 11.690.684 azioni privilegiate (15,22%) e 665.705 azioni di risparmio (7,26%) e, quindi, complessivamente, 19.085.389 azioni pari al 7,75% del capitale sociale complessivo.