Expo Shanghai: l’Italia tenta di far colpo sulla Cina

Pubblicato il 20 Luglio 2011 - 22:42 OLTRE 6 MESI FA

SHANGHAI (CINA) – Il Padiglione italiano dell’Expo di Shanghai torna a “vivere”. E si prepara a riaprire i battenti a marzo prossimo, rinnovato nel design e nel “concept” per diventare una vetrina, nel cuore pulsante della Cina, sul “genio” italico. Una finestra “permanente” su quello che l’Italia è, è stata, ma sopratutto ha fatto e sa fare. Nei suoi settori di punta che l’hanno resa famosa in tutto il mondo – dalla moda al design ed il lusso – ma anche nelle sue tradizioni, prima tra tutte la sua ricca enogastronomia.

”E’ il coronamento di un percorso vincente, di un progetto che esprimera’ l’Italia in Cina”, spiega il capo della diplomazia italiana, Franco Frattini, sbarcato a Shanghai – tappa della sua missione che lo ha già visto a Pechino e lo porterà anche a Canton – per partecipare alla presentazione del progetto del post-expo del padiglione italiano. Uno dei pochi, dei pochissimi, che sopravviverà all’esposizione Universale del 2010 che ha visto oltre 7 milioni di presenze tra i 73 milioni di visitatori che, nel complesso, hanno visitato la rassegna.

”I cinesi ci hanno detto fate di questo una casa permanente e così sarà”, ha proseguito il ministro sottolineando ”l’ambizioso” obiettivo: fare di questo progetto uno strumento per aprire le porte dell’Italia, per mostrare al mondo, dalla Cina e attraverso la Cina, la storia, la cultura, la tradizione ma anche la modernita’ italiana”.

Una vetrina su quello che la penisola sa fare: ”Dal design all’alta tecnologia, testimoni del presente senza dimenticare il ritorno alle origini e del mangiar bene del nostro paese che vanta una dieta mediterranea che è patrimonio universale Unesco”. Il padiglione italiano – è stato ricordato nel corso della cerimonia – nello scorso novembre è stato donato dal governo italiano ai cinesi e affidato alla gestione di Expo Development Group, la società deputata alla riqualificazione di tutto l’Expo Park (un’area di oltre 5,3 km quadrati nel cuore di Shanghai) che la municipalità della città punta a trasformare in un business district a livello internazionale.

Quello italiano sarà il primo padiglione nazionale a riaprire con nuovi contenuti e per farlo la Expo Development Group ha richiamato la Triennale di Milano – che aveva definito il concept originale – per sviluppare un’esposizione dedicata alle eccellenze italiane. Tra queste il “cavallino rosso”: uno spazio sara’ dedicato alla Ferrari che per la prima volta esporta il modello della Galleria di Maranello – ha spiegato il responsabile della casa automobilistica per l’Asia, Edwin Fenech – con la storia, i modelli di punta, i protagonisti e le vittorie della scuderia.

Il nuovo padiglione – ha spiegato anche il console generale a Shangai, Vincenzo De Luca – sarà una vera ”vetrina dello stile italiano”. E farà da apripista al progetto più ampio – gli ha fatto eco il presidente dell’Expo Shanghai Group, Ding Hao – di ”riqualificare l’area, creando un centro commerciale che sarà anche un polo culturale e manageriale”. Si tratta – ha aggiunto – di ”un regalo molto prezioso del governo italiano alla Cina, testimonianza della nostra amicizia”. ”Sarà un nuovo ponte per collegare i nostri due paesi”, ha insistito il vicesindaco di Shanghai, Yang Xiang.