Facebook crolla al Nasdaq, inchiesta su Morgan Stanley e Goldman Sachs

Pubblicato il 22 Maggio 2012 - 23:06 OLTRE 6 MESI FA

Due delle principali banche che hanno condotto la quotazione in Borsa del social network per antonomasia sono finite in uno scandalo che ha provocato un’inchiesta della Sec (la Consob americana), mentre le azioni di Facebook hanno perso in tre giorni 11 miliardi di dollari, scendendo fino a 31 dollari per azione dai 38 iniziali,

Secondo il Wall Street Journal, le due banche avrebbero fornito informazioni diverse sull’effettivo stato di salute di Facebook agli analisti degli investitori istituzionali cui i dati della società venivano illustrati. La mancanza di trasparenza è una delle colpe che gli investitori anglosassoni perdonano di meno e possono anche farla pagare cara, come anche gestori di aziende italiane hanno potuto accertare.

La presidente della Sec, Mary Shapiro, ha detto che intende esaminare a fondo alcuni passaggi dell’Ipo (quotazione in Borsa iniziale) e che intende chiedere spiegazioni alla stessa Facebook, al Nasdaq (la Borsa dei titoli tecnologici dove è avvenuta la quotazione) e alle banche che hanno condotto l’operazione.

Secondo il Wall Street Journal, mentre procedeva il road show di Facebook, cioè si tenevano gli incontri fra i capi dell’azienda e gli investitori, Facebook aggiornava alcuni dati chiave della gestione, ma le banche ne portavano a conoscenza solo alcuni e non altri e la cosa ha fatto infuriare alcuni di quelli che erano stati tagliati fuori dalle informazioni.

Nel corso del road show, sempre secondo il Wall Street Journal, Facebook aveva avvertito le banche che la sua base utenti cresceva più rapidamente del numero di annunci che manda a buon fine, a causa dell’aumento dell’uso di Facebook su telefoni portatili e tablets, dove gli annunci non sono mostrati.

Durante la giornata di martedì le azioni, che già erano scese nei giorni scorsi, hanno visto sprofondare il prezzo sino a 30,98 dollari per azione, decisamente al di sotto quindi dei 38 dollari fissati per lo sbarco in Borsa. Nelle prime tre sedute i titoli Facebook hanno ceduto il 13% e ora il social network si afferma come il peggiore avvio di una quotazione degli ultimi cinque anni.

Mentre le indagini vanno avanti ci si interroga anche sul ruolo giocato da Facebook stessa: secondo alcuni avrebbe approfittato della domanda elevata per gonfiare eccessivamente il prezzo delle proprie azioni. E ora il mercato la sta in qualche modo punendo, con i titoli colpiti da forti vendite che ne hanno fatto crollare il prezzo. Nelle prime tre giornate di scambi il valore di mercato di facebook ha già perso 11 miliardi di dollari, scendendo così sotto i 104 miliardi di valutazione della scorsa settimana.