Faenza (Ravenna): la Omsa, del gruppo Golden Lady, si trasferisce in Serbia

Pubblicato il 27 Luglio 2010 - 09:56 OLTRE 6 MESI FA

Dopo Fiat, un’altra azienda italiana punta la Serbia: la Golden Lady Company, proprietaria dello stabilimento Omsa di Faenza (Ravenna) (di cui è stata decisa la chiusura con il licenziamento di 350 dipendenti, in gran parte donne) ha formalizzato un accordo con il ministro dell’Economia serbo per l’apertura di uno stabilimento in Serbia, il terzo del gruppo nella regione.

Lo ha reso noto la Filctem-Cgil di Faenza, che ha protestato perchè i sindacati hanno incontrato la proprietà il 20 luglio ma nessuno li ha informati. «Abbiamo appreso di questo accordo dai giornali locali», ha spiegato Samuela Meci della Filctem-Cgil faentina, indignata perché «a questo imprenditore è stato permesso di chiudere un’azienda italiana di 350 persone senza che nessuno, soprattutto il Ministero, abbia posto dei vincoli e fatto richieste a tutela della forza lavoro in Italia».

La Cgil se l’è presa anche con le istituzioni locali e la Regione che «avrebbero dovuto puntare i piedi», come ha sottolineato Idilio Galeotti. Ora, finita la processione dei politici che in campagna elettorale sono andati a fare visita alle lavoratrici in lotta davanti allo stabilimento di Faenza, resta la cassa integrazione per cessazione di attività per i 350 dipendenti. Ma se a marzo del prossimo anno almeno il 30% non troverà una ricollocazione, la cig cesserà per tutti. E al momento, nonostante la ricerca di possibili nuovi acquirenti o di una riconversione del sito faentino, non si intravedono altre possibilità. «Penso che sia necessario che tutti comincino a prendere posizioni forti contro le aziende che nei loro ‘piani strategicì decidono una delocalizzazione così forte da mettere a rischio i posti di lavoro in Italia», ha affermato Samuela Meci.

Intanto, le macchine che sono state portate fuori dallo stabilimento di Faenza, secondo i sindacati finiranno in parte nell’impianto di Mantova e in parte nella nuova fabbrica in Serbia. Il gruppo, che fa capo all’industriale mantovano Nerino Grassi, detiene marchi prestigiosi come Omsa, Golden Lady, Sisì, Philipe Martignon, Filodoro. Tra i leader mondiali del settore conta 7.000 dipendenti e, al momento, 15 stabilimenti, 9 in Italia, 4 in Usa e 2 in Serbia, che presto diventeranno tre.