False Partite Iva: no controlli fino al 2014, artigiani e commercianti compresi

False partite Iva: controlli rinviati a luglio 2014, anche per artigiani e commercianti

ROMA – False Partite Iva, una circolare (leggi qui il testo) allenta la stretta promessa: verifiche e controlli partiranno il 18 luglio 2014, sono esclusi dalla presunzione (non devono provare la vera autonomia lavorativa) i professionisti iscritti a un Ordine, albo o elenco per cui serva un Esame di Stato. E’ esclusa dal test praticamente la generalità delle imprese, incluse artigiani e commercianti iscritti alla Camera di Commercio. Dalla lettura della circolare 32/2012 del Ministero del Lavoro si capisce che la famosa “stretta” della Riforma Fornero per ridurre il ricorso alle Partite Iva di comodo per mascherare rapporti di monocommittenza, non ci sarà, o perlomeno sarà molto limitata e differita nel tempo.

Il meccanismo introdotto, e parzialmente sospeso, per contrastare l’utilizzo improprio delle Partite Iva, si basa sulla verifica di alcune condizioni standard che attestino l’effettiva autonomia del lavoratore che ne giustifichi l’impiego come collaboratore e non come dipendente stabile.

Si tratta di indici di subordinazione per cui un lavoratore non può ricorrere alla partita Iva se:

a) la collaborazione con un  medesimo committente ha una durata complessiva superiore a otto mesi annui per due anni consecutivi;

b) il corrispettivo economico di questa collaborazione rappresenta più dell’80% dei corrispettivi annui complessivamente percepiti durante due anni consecutivi;

c) il collaboratore disponga di una postazione fissa di lavoro presso una delle sedi del committente.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie