Federalismo: Calderoli pensa a un bonus sull’affitto per le famiglie con figli

Pubblicato il 17 Gennaio 2011 - 22:06 OLTRE 6 MESI FA

Roberto Calderoli

Stretta finale sul decreto del federalismo municipale riguardante il fisco comunale. Domani il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli porterà in commissione bicamerale le proposte di modifica al provvedimento alle quali ha lavorato, anche durante la pausa natalizia e a stretto contatto con il ministero del Tesoro, per recepire le osservazioni venute dalle opposizioni e dai Comuni.

Diverse le modifiche, anche di peso, che il ministro leghista, a quanto si apprende, vorrebbe mettere sul tavolo per provare a mettere in sicurezza il voto sul decreto, visto che in commissione, se il senatore di Fli Mario Baldassarri vota con l’opposizione, la situazione è di parità (contando il voto della senatrice dell’Svp Helga Thaler a sostegno del governo). Terzo polo e Pd aspettano comunque di vedere le carte prima di sciogliere la riserva sul voto anche se dal partito di Bersani si bollano come ”confuse” le proposte finora emerse dalle indiscrezioni. Ecco, punto per punto, le ipotesi di modifica:

BONUS AFFITTO FAMIGLIE CON FIGLI – Gli affitti a canone libero verrebbero tassati al 23% e il 3% del gettito riscosso sarà destinato in favore delle famiglie del locatario prima casa con figli a carico.

VERSO RIORDINO TARSU E IRPEF COMUNALE – Riordino della tariffa sui rifiuti, tenendo conto anche del criterio della composizione del nucleo familiare, e dell’addizionale comunale all’Irpef in un prossimo decreto.

VIA IMU SU TRASFERIMENTI, RESTA SOLO QUELLA SU POSSESSO – Salta l’Imu sui trasferimenti, resta solo quella sul possesso (oltre a quella facoltativa per i Comuni). L’aliquota dell’imposta municipale unica verrà fissata dalla legge di stabilità e non più da un dpcm.

ARRIVA TASSA DI SOGGIORNO – Per tutti i comuni sul modello di quella di Roma, sarà graduata in base alla classificazione della struttura ricettiva.

DUE ALIQUOTE CEDOLARE SECCA SU AFFITTI – Resta al 20% per i canoni concordati; sale al 23% per quelli liberi per dare un vantaggio fiscale alle famiglie con figli a carico. Una quota del gettito resterà ai Comuni.

COMPARTECIPAZIONE IRPEF – Verrà data ai comuni insieme a una fetta, che potrebbe essere del 20%, del gettito dell’imposta di registro e di bollo, delle imposte ipotecaria e catastale, dei tributi speciali catastali e delle tasse ipotecarie.

TETTO A PESO FISCO E TARIFFE COMUNI – la conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica concorrerà a stabilire gli obiettivi di finanza pubblica prevedendo anche per il comparto dei Comuni un limite massimo per la pressione fiscale e tariffaria.

TEMPI PIU’ STRETTI PER FONDO RIEQUILIBRIO – Passa da cinque a tre anni la durata del fondo sperimentale di riequilibrio che tiene anche conto del numero di residenti di ciascun ente.

STRETTA IMMOBILI FANTASMA – Si va verso una stretta sugli immobili ‘fantasma’ con parte dell’incasso delle sanzioni che va al Comuni sul quale si trova l’edificio.