Federalismo, Uil: “Da nuove addizionali regionali Irpef aumenti dell’82%”

Pubblicato il 19 Marzo 2011 - 16:19 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’ipotesi contemplata nello schema di decreto per il federalismo fiscale regionale, in discussione alla Commissione Bicamerale per l’attuazione del Federalismo Fiscale, potrebbe comportare a regime nel 2015, probabili e possibili aumenti dell’Addizionale Regionale Irpef di 226 euro medi annui per ogni contribuente (+ 82,8 per cento), passando dagli attuali 273 euro medi pro capite ai 499 euro.

E’ quanto emerge, analizzando il gettito attuale dell’Irpef regionale, da una simulazione della Uil che considera il caso in cui tutte le Regioni si avvalessero della facoltà, prevista dalla bozza di decreto, di aumentare l’aliquota fino al 3 per cento (per i lavoratori e pensionati l’aliquota all’1,4 per cento per i redditi fino ai 28 mila euro), gradualmente fino al 2015.

In particolare, “per quanto riguarda i lavoratori dipendenti e pensionati – spiega Guglielmo Loy, Segretario Confederale Uil – l’aumento sarebbe mediamente di 228 euro, passando dagli attuali 270 euro ai 498 euro. Secondo questa ipotesi, un lavoratore dipendente, rientrante nello scaglione di reddito fino a 15 mila euro pagherebbe mediamente 129 euro l’anno, con un aumento del 16,4 per cento; un pensionato pagherebbe mediamente 156 euro, con un aumento del 17,3 per cento; mentre un lavoratore autonomo pagherebbe mediamente 155 euro, con un aumento del 150 per cento”.