Fiat, dopo l’accordo di Mirafiori la Fiom sprona la Cgil: “E’ svolta fascista, serve lo sciopero generale”

Pubblicato il 27 Dicembre 2010 - 15:42 OLTRE 6 MESI FA

Giorgio Cremaschi

L’unica risposta possibile, dopo l’accordo di Mirafiori, è lo sciopero generale. E’ questa la posizione di Giorgio Cremaschi, presidente del Comitato centrale della Fiom. Il 29 dicembre, ricorda Cremaschi, si terrà un comitato “straordinario” in cui verranno prese delle decisioni. “E’ vero che l’accordo di Mirafiori è storico – dice Cremaschi – ha un solo precedente: il 2 ottobre 1925 quando Mussolini, la Confindustria e i sindacati fascisti e nazionalisti sottoscrissero l’abolizione delle commissioni interne. Oggi Marchionne Cisl e Uil aboliscono in Fiat e Mirafiori le Rsu e le elezioni democratiche. E’ un atto di un autoritarismo senza precedenti nella storia della Repubblica: nemmeno negli anni ’50 si tolse ai lavoratori Fiat il diritto a votare per le loro rappresentanze. Per Cisl e Uil è una vergogna assoluta”.

Alla Cgil e a Susanna Camusso Cremaschi dice: “Deve finirla di illudersi che la Confindustria isoli la Fiat: non è successo nel 1925 e non succederà oggi, quindi l’unica risposta alla svolta autoritaria è lo sciopero generale”. Lo scorso 22 dicembre, incontrando una delegazione del movimento studentesco romano, la segretaria della Cgil, rispondendo alla richiesta di uno sciopero generale da convocare anche a sostegno della protesta contro i tagli all’istruzione, aveva però precisato che “i tempi non sono maturi”.