Fiat, Angeletti: “Servirebbero dieci Pomigliano, l’accordo è stato una svolta”

Pubblicato il 21 Luglio 2010 - 15:58 OLTRE 6 MESI FA

Luigi Angeletti

Nell’ultima settimana la Fiat ha licenziato cinque operai che si erano opposti all’accordo su Pomigliano, e proprio oggi il segretario della Uil,  Luigi Angeletti, dice invece che servirebbero “dieci Pomigliano” perché quell’accordo rappresenta una ”svolta” sia per le relazioni industriali sia per l’industria automobilistica e la ripresa del Mezzogiorno.

”L’accordo per Pomigliano rappresenta una svolta non solo per le relazioni industriali ma, soprattutto, per l’industria automobilistica in Italia. Inverte infatti – afferma in una nota Angeletti – una tendenza negativa che ha spinto il nostro Paese all’ultimo posto nella produzione di auto in Europa e, al contempo, consente di porre un freno alla deindustrializzazione del nostro Mezzogiorno. Peraltro, gli ultimi dati macroeconomici rivelano che il divario tra il Nord e il Sud si sta accentuando proprio in relazione al crescente differenziale industriale”.

”Servirebbero, dunque, dieci Pomigliano – conclude Angeletti – per rendere più credibile l’unità del Paese almeno dal punto vista economico e sociale. Per queste ragioni noi siamo convinti e determinati a lavorare per la perfetta riuscita del progetto”.