Fiat, Landini (Fiom): “Fincantieri seguirà l’esempio di Marchionne”

Pubblicato il 17 Gennaio 2011 - 10:44 OLTRE 6 MESI FA

Maurizio Landini

Altri ”casi Mirafiori” all’orizzonte non ce ne sono, però ”Fincantieri è uscita da Confindustria a Genova e Gorizia. Il significato di questa operazione non è ancora chiaro, ma fatta in questo momento è una cosa sospetta”.

A lanciare l’allarme è il segretario generale della Fiom Maurizio Landini, che, intervistato dal Secolo XIX, si dice pronto a ”fare causa sia a Mirafiori che a Pomigliano”.

”Il sindacato, spiega Landini, ”punterà sul diritto di sciopero, la non applicazione del contratto nazionale, il fatto che i lavoratori non hanno diritto di eleggere la propria rappresentanza e il fatto che siamo di fronte, sia a Pomigliano che a Mirafiori, al trasferimento di impresa con la nascita della nuova società. Su questo versante ci sono una serie di problemi sia per la legislazione italiana che per quella europea”.

Sulla rappresentanza, ”non è Marchionne che decide se la Fiom esiste o meno”, sottolinea Landini. ”I lavoratori Fiat iscritti al nostro sindacato entrano, lavorano e fanno tutto quello che c’è da fare contro un accordo illegittimo”.

Il leader sindacale definisce ”una frase non saggia” quella del ministro del lavoro Maurizio Sacconi, secondo cui la vertenza Fiat non sarà riaperta. ”Vedremo cosa fare: del resto pare che il consenso dentro le fabbriche la Fiat non ce l’abbia. Se poi si vuol mantenere questo regime autoritario e militaresco… ma non mi pare utile per lo sviluppo”.

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