Fiat/ Marchionne: “Abbiamo oltre il 50% di chance per Opel”. Ma per lo Spiegel General Motors preferirebbe Magna

Pubblicato il 21 Maggio 2009 - 10:20 OLTRE 6 MESI FA

«La Fiat ha più del 50% di possibilità di farcela nella sfida per Opel»: parola di Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, che così ha definito la “corsa” verso la casa automobilistica tedesca, parlandone con i suoi collaboratori, secondo quanto riferisce La Stampa.

«Alla fine la nostra è l’unica offerta con contenuti e valori industriali. Le altre o non hanno consistenza produttiva o sono sostanzialmente finanziarie», ha osservato Marchionne al Centro prove Fiat mentre era in corso l’assemblea degli azionisti della Giovanni Agnelli & C.Sapaz.

L’Ad del Lingotto ritiene di avere costruito un buon rapporto col governo tedesco, «un interlocutore serio, preciso e severo». E poi, confida Marchionne ai suoi collaboratori, «la sovrapposizione tra Fiat e Opel non è scontato che si traduca in esuberi di personale». Anzi. L’ambizioso obiettivo è di conservare la somma delle quote di mercato di partenza del Lingotto e di Opel, per poi incrementarle attraverso le economie di scala e l’utilizzo di piattaforme produttive comuni.

Intanto interviene il Presidente di Fiat Luca Cordero di Montezemolo, a una riunione di Confindustria: «Non saranno ancora tempi molto lunghi» perché si concretizzi l’esito della trattativa. «L’importante è aver presentato il piano nei tempi stabiliti».

Ma secondo il settimanale tedesco Spiegel, General Motors, la casa proprietaria di Opel, preferirebbe l’offerta degli austro-canadesi di Magna (per le tecnologie avanzate di cui dispone, avendo sviluppato gran parte della Bmw Z3),  a quanto riferisce il Corriere della Sera.

In seconda battuta l’offerta di Ripplewood e solo l’ultima scelta sarebbe la proposta dei torinesi. Nel giudizio della GM sulla candidatura della Fiat peserebbe la quota rilevata in Chrysler, tra i principali concorrenti di GM, e il naufragio dell’alleanza con Fiat nel 2005.

Le preferenze di General Motors non rappresentano una decisione definitiva: la società Usa dovrà tenere in conto le valutazioni del governo tedesco, che dovrà concedere un prestito-ponte insieme ai quattro Laender con stabilimenti Opel.