Fiat, via alla produzione della nuova 500 americana: Marchionne in Messico

Pubblicato il 8 Marzo 2011 - 08:23 OLTRE 6 MESI FA

Sergio Marchionne

NEW YORK – La Fiat 500 americana, che segna il ritorno del gruppo torinese sul mercato americano dopo 28 anni, riceve la benedizione del presidente messicano, Felipe Calderon, che, insieme all’amministratore delegato, Sergio Marchionne, celebra il lancio della piccola del Lingotto.

Marchionne, ringraziando le autorità messicane, si spinge oltre e ipotizza la produzione di un secondo modello Fiat in Messico, Paese ”ponte fra il Nafta e l’America Latina”. Fiat guarda anche oltre i confini del Messico, dove fra giugno e luglio debutterà Alfa Romeo con tre modelli, la Mito, la Giulietta e la 159 (rpt Mito, Giulietta e 159).

E mentre Chrysler tratta il rifinanziamento del debito, la casa di Torino tratta con diversi costruttori russi per rafforzarsi nel Paese. ”Poco più di un anno fa avevo promesso a Calderon che sarei tornato per celebrare il lancio della 500 e sono contento di poter esaudire la mia promessa” afferma Marchionne, sottolineando che ”la produzione della Fiat 500 in Messico è un’importante pietra miliare perché riafferma l’impegno di Chrysler in Messico, che risale al 1938”.

”Con l’assistenza del governo messicano, siamo stati in grado di preparare l’impianto di Toluca per la produzione della prima Fiat, una vettura che dimostra il livello di cooperazione fra le nostre due società e reintroduce il ‘brand’ Fiat nel mercato nord- americano dopo più di 28 anni”.

Chrysler conta su circa 7.000 dipendenti e su sei impianti in Messico. La Fiat 500 prodotta in Centroamerica saràdestinata anche al mercato cinese, dove sarà esportata a partire dal terzo trimestre 2011. Anche per il Messico la 500 modello 2012 rappresenta una netta inversione di rotta: la piccola è venduta nel Paese da diversi anni e ora si cambia – osserva Marchionne – passando ”da una vettura importata dall’Europea a una costruita sul territorio”.

Marchionne, nella residenza ufficiale di Calderon, ribadisce l’impegno di Chrysler a rifinanziare il proprio debito e mette in evidenza di essere in trattative con meno di dieci banche. Fiat è attenta anche al mercato russo, dove punta a crescere. Il Lingotto – osserva Marchionne – è in trattative con alcuni costruttori russi. ”Siamo in contatto con diverse persone su come procedere in Russia. Siamo impegnati sul mercato russo. Dobbiamo cercare la strada giusta in termini temporali e di costi. Ritengo che abbiamo fino ad aprile per finalizzare”.