Fiat: parte dal Messico avventura americana della 500

Pubblicato il 8 Febbraio 2010 - 21:05 OLTRE 6 MESI FA

Uno stabilimento Fiat

Dopo il successo al Salone di Detroit, la Fiat 500, auto-icona della casa torinese, inizia dal Messico l’avventura sul mercato americano.

L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha accompagnato il presidente messicano Felipe Calderon, in visita allo stabilimento Chrysler di Toluca, cittadina a circa settanta chilometri da Città del Messico. Con loro il ministro dell’Economia, Gerardo Ruiz Mateos, il governatore dello stato del Messico, Enrique Pena Nieto e l’ambasciatore italiano, Roberto Spinelli.

Nella fabbrica di Toluca, che è nata nel 1964 e occupa circa 2.000 dipendenti, vengono prodotti i modelli Dodge Journey e il Pt Cruiser. A dicembre uscirà da qui la 500 destinata ai mercati di Oltreoceano.

A Chrysler le banche Nacional Financera e il Banco Nacional de Comercio Exterior hanno accordato un prestito agevolato di 400 milioni di dollari, mentre l’investimento della casa di Detroit sarà di circa 550 milioni. E’ il primo risultato concreto dell’alleanza tra la Fiat e la Chrysler, nata con la benedizione del presidente Barack Obama.

L’amministratore delegato del Lingotto ha scelto il Messico perché si trova in una posizione ideale, punto di collegamento tra il Nord America, da cui il marchio Fiat manca dal 1983, e l’America Latina, dove invece il Lingotto ha già una solida posizione, oltre che un’ampia e radicata rete commerciale.

Le 500 prodotte saranno più di 100mila all’anno (fra 100mila e 130mila, ha spiegato lo stesso Calderon), destinate metà al Nord America e metà all’America del Sud, in particolare al Brasile, mercato in cui la Fiat è leader nella produzione e nelle vendite. I motori verranno fabbricati in un altro stabilimento Chrysler, a Dundee nel Michigan.

Per la casa di Detroit è un’iniezione di fiducia che passa attraverso la rinascita di due stabilimenti in crisi, per Torino il primo passo nella conquista dei mercati americani. Restano da conoscere i progetti futuri: dopo la 500 si era parlato di uno sbarco in Usa anche dell’Alfa Romeo, ma i programmi del biscione sono congelati in attesa del rilancio del marchio affidato a Harald Wester.