Fiat, Pomigliano riapre i battenti. I lavoratori sperano nell’arrivo della Panda

Pubblicato il 15 Novembre 2010 - 15:04 OLTRE 6 MESI FA

”Troppe voci discordanti, ma noi siamo certi che la Panda arriverà”: così  alcuni capireparto del Giambattista Vico di Pomigliano d’Arco, che lunedì 15 novembre ha riaperto i battenti per il primo dei cinque giorni di ripresa produttiva per i soli addetti al modello Alfa 159 (circa 2200).

Una ripresa un po’ sottotono, tra operai che sperano che le ”assunzioni” nella newco comincino al più presto, e quelli che, invece, non credono ”alle tante parole dette da Marchionne”.

Ma in molti, lunedì,  parlavano dell’ultima notizia apparsa sui giornali la settimana scorsa, sulla ”defiomizzazione” che l’Ad del Lingotto vorrebbe mettere in atto per tenere fuori il sindacato metalmeccanico della Cgil. ”Non possono fare questo – commentano alcuni operai – è contro la democrazia sindacale. Se così fosse significa che la Fiat sta pensando anche ai licenziamenti”.

Qualche altro, invece, non crede all’indiscrezione, come i capireparto, che sottolineano la presenza in fabbrica di altre sigle sindacali: ”Sui giornali ognuno dice la propria – affermano – e gli operai sono disorientati, perché da troppi giorni non si ha contatto con l’ambiente di lavoro. Ma vorremmo ricordare che al Vico ci sono i delegati dello Slai Cobas, sindacato che non è firmatario di tantissimi altri contratti. E anche la Panda arriverà, lo diciamo anche agli addetti al modello Alfa 147, che per ora devono stare ancora a casa e non hanno possibilità di verificare l’andamento dei lavori”.

Dalla Fiom intanto, fanno sapere che domani, al cambio turno, sarà effettuata un’azione di volantinaggio davanti ai cancelli dello stabilimento per sensibilizzare i lavoratori.