Pomigliano, Vendola: “La Fiat gioca una partita truccata e il governo è connivente”

Pubblicato il 15 Giugno 2010 - 18:01| Aggiornato il 23 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

Nichi Vendola

“E’ una partita truccata quella che sta giocando la Fiat, una partita di quelle in cui sin dall’inizio si sa chi incasserà la posta e chi invece è condannato comunque a pagare”. Lo scrive il governatore della Puglia e Segretario nazionale di Sinistra, Ecologia e Libertà, Nichi Vendola, in un articolo che uscirà venerdì prossimo sul settimanale ‘gli Altri’ diretto da Piero Sansonetti sulla trattativa in corso tra Fiat e Fiom in merito al destino dello stabilimento di Pomigliano D’Arco.

“L’azienda che oggi impone questo grossolano ricatto – prosegue Vendola – ha ricevuto nel corso del tempo da questo paese aiuti e sostegni pressoché illimitati, in forme di ogni tipo. Potremmo dire che la Fiat è certamente una delle più grandi aziende pubbliche italiane. Un governo, un governo vero, non un governo di sinistra ma semplicemente un governo che si curasse e preoccupasse dei propri cittadini, farebbe valere ora l’immenso credito maturato. Un governo che non vedesse i propri governati come sudditi, interverrebbe con la necessaria drasticità, senza porre altro tempo in mezzo”.

“Ma questo governo – aggiunge ancora il leader di Sel – non lo ha fatto e non lo farà. La destra non ha tra le proprie incombenze ideali e programmatiche quella di difendere i cittadini, progetta anzi di dare a sua volta la spallata decisiva modificando l’art. 41 della Costituzione. Si arriva infine al lungamente preparato divorzio – scrive il governatore pugliese nella parte finale del suo articolo – tra due termini che erano sin qui stati inscindibili, il cui nesso aveva segnato il tumulto e le passioni di un intero secolo: libertà e lavoro. D’ora in poi il primo significherà solo libertà di sfruttare, di far valere la legge del più forte e il peso del ricatto. Tutto il resto, i diritti e la stessa dignità umana dei lavoratori saranno pezzi da museo”.