Fiat, l’appello di Sacconi ai lavoratori di Mirafiori: “Votate sì”
Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ospite di Matrix, rivolgendo ”l’appello a votare sì” al referendum su Mirafiori ha detto: i lavoratori e le lavoratrici ”mettano sul piatto della bilancia le negatività e le positivita”’ dell’accordo ”ma guardino al futuro e colgano così questa ultima possibilità”.
”L’appello che rivolgo ai lavoratori e alle lavoratrici è a votare si, pensando al loro territorio, all’Italia, oltre che alla loro diretta condizione, ben comprendendo quale sia la condizione operaia che vogliamo sia remunerata meglio e questo accordo lo consente attraverso l’aumento della produttivita’ ”, ha detto il ministro. Di fronte ”ad un malaugurato esito negativo” del referendum ”e’ ragionevolmente impensabile che ci sia un secondo negoziato”, ha aggiunto Sacconi, tornando anche sulle parole del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, secondo cui se passasse il no ci sarebbero buoni motivi per lasciare l’Italia.
”E’ evidente che se un accordo sottoscritto dalla maggioranza delle organizzazioni sindacali dovesse essere smentito dal referendum Marchionne manterrebbe le promesse fatte, questo ha detto Berlusconi, e saremmo in difficoltà a convincerlo a rimanere”, ha affermato ancora il ministro, parlando di una ”posta in gioco alta non solo per Torino ma per l’intera filiera nazionale dell’auto”.
Sono ”anni che temiamo per il futuro di Mirafiori e abbiamo la grande opportunità, invece, di consolidare un’importante produzione industriale” ha sostenuto Sacconi, ribadendo che ”lo stato non può più esserci, questo ci è vietato perché siamo legati al patto con l’Ue che impone di non procedere ad aiuti di stato nei confronti delle imprese”. Quanto alla Fiom ”il no – ha detto Sacconi – appare francamente ideologico” e ”non è vero neanche che in quanto non firmataria non potra’ piu’ essere rappresentata in fabbrica: lo statuto dei lavoratori del 1970 garantisce e come il diritto di associazione, di organizzazione sindacale”.
