Il Financial Times: “I piani economici di Monti avvolti nella nebbia”

Pubblicato il 27 Novembre 2011 - 12:57 OLTRE 6 MESI FA
Mario Monti

Mario Monti (LaPresse)

LONDRA – Il Financial Times pubblica un duro attacco rivolto a Mario Monti. In un articolo intitolato “Monti’s budget plans shrouded in fog” (“I piani economici di Monti avvolti nella nebbia”), il settimanale della City critica l’inerzia dell’esecutivo che sta rendendo gli italiani “un po’ nervosi”, specie se si considera che tra “le priorità all’agenda di un consiglio dei ministri c’è stata la discussione di accordi bilaterali con le Mauritius e le Isole Cook”.

Scrive il Financial Times: “Dopo aver riposto la loro fede nell’ ex professore di economia e nella sua squadra di tecnocrati non eletti in antidoto agli anni di scandali e di paralisi vissuti con Silvio Berlusconi, gli italiani ora sono un po ‘nervosi. Nei primi dieci giorni del nuovo Governo, la Borsa di Milano è scesa e i rendimenti obbligazionari sono saliti inesorabilmente a livelli che, se continuassero così, porterebbero alla  richiesta di un salvataggio che la zona euro non può permettersi. Eppure, in una riunione di gabinetto attesissima che si è svolta venerdì si è discusso di accordi bilaterali con le Mauritius, San Marino e le Isole Cook e una proposta di legge per aderire alla Convenzione internazionale del 2001 sul controllo dei sistemi antivegetativi nocivi sulle navi”.

Il settimanale economico spiega che “in attesa di sapere dove cadrà il coltello del bilancio, non vi è ancora nessuna chiarezza sulle misure di emergenza previste dal governo Monti…All’interno di questa nebbia di incertezza, il gabinetto di ministri ha (almeno) avviato un dibattito per identificare il percorso operativo che permetta di definire il pacchetto di misure da adottare nel più breve tempo possibile, ed ha spiegato che le sue riforme saranno eque ed incisive”.

“Nonostante la partenza lenta – continua il Financial Times – il governo di Mario Monti potrebbe comunque durare più a lungo del previsto… la fiducia nell’esecutivo Monti potrebbe però essere di breve durata. Solo il 18 italiani su cento sono d’accordo con le tasse di proprietà, mentre quasi la metà si oppone alle modifiche suggerite nella legislazione del lavoro che renderebbero più facile, per le aziende, assumere e licenziare… Alcuni economisti italiani suggeriscono che il Commissario Monti non abbia sposato in pieno la strategia ‘lacrime e sangue’ voluta da Bruxelles e Francoforte, e che potrebbero esserci delle sorprese in serbo”.