Finanziaria: via libera dal senato. Il patto di stabilità è legge

Pubblicato il 7 Dicembre 2010 - 18:50 OLTRE 6 MESI FA

Via libera del Senato alla Legge di Stabilità. La ‘nuova’ Finanziaria, già approvata dalla Camera, è legge. La legge  è stata approvata con i voti di Pdl, Lega e Fli mentre l’opposizione ha votato contro. I sì sono stati 161, 127 i no e 5 astenuti. L’Aula del Senato ha approvato anche il ddl di Bilancio.

”La prossima settimana ci aspettano momenti complessi”. Lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani parlando in Aula al Senato, augurandosi che prevalga ”la logica del confronto” e di ”percorsi costruttivi” e non della ”contrapposizione violenta” e insomma che l’obiettivo di tutti sia quello di mantenere la ”coesione del Paese”.

”Quello che mi auguro” per la settimana prossima, ha detto Schifani, ”e di cui sono certo, è che le forze politiche si muoveranno nella logica del confronto e non della contrapposizione violenta, nella logica della individuazione di percorsi costruttivi e non della aggressione reciproca e principalmente in una logica che è quella di tutelare la coesione sociale, l’unita’ del nostro Paese e l’interesse dei cittadini”. ”Credo – ha concluso – che prevarra’ in tutte le forze politiche questo interesse al di là di quelle che saranno le soluzioni”.

”Giorni or sono in occasione dell’importante incontro al Quirinale con il presidente della Camera chi vi parla ha assunto un importante impegno: che la legge di stabilità fosse votata entro questa settimana”, aveva detto il presidente del Senato prima del voto finale sul ddl di Stabilità in Aula al Senato. ”L’impegno – ha aggiunto rivolgendosi a tutta l’Aula – è stato mantenuto e non posso che ringraziarvi per non avermi fatto fare una cattiva figura di fronte a chi rappresenta il Paese” ed è garante ”con la sua saggezza” della Costituzione.

Il commento dell’opposizione. ”Questa legge di stabilità è un documento del tutto inadeguato non solo in relazione alle aspettative e alle necessità sociali e produttive del Paese, ma anche rispetto alle nuove regole di governance economiche e finanziarie che si stanno discutendo in sede internazionale”. Così commenta il voto sulla legge di stabilità la Presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro. ”Ciò che più preoccupa – afferma la Finocchiaro – è che il Paese, bloccato dall’immobilismo e dalla crisi della maggioranza, rischia non solo di perdere il treno della ripesa economica, ma di non adempiere adeguatamente agli importanti impegni assunti o che dovranno essere assunti da qui ai primi mesi del prossimo anno”.

Secondo la presidente dei senatori del Pd ”questa legge non delinea alcun obiettivo sul terreno non più rinviabile della ripresa economica e sul controllo degli andamenti della finanza pubblica. E, soprattutto, non prospetta interventi volti a favorire il recupero di capacità competitive del Paese attraverso un netto accrescimento della produttività totale”

”Nel frattempo, il Paese – osserva Finocchiaro – sta pericolosamente regredendo non solo nei fondamentali macroeconomici, di finanza pubblica e di competitività, ma soprattutto inizia a registrare gravi e preoccupanti fenomeni di disgregazione sociale, territoriale ed ambientale, ad un livello mai raggiunto in passato”. ”E purtroppo – sottolinea Finocchiaro – ci siamo confrontati con un governo imbarazzato, la cui unica attitudine è stata non guardare, non sentire, non vedere. Abbiamo visto quella che è ormai una ex maggioranza caotica e rinunciataria. Tutto ciò, però, non sarebbe stato possibile, non sarebbe potuto accadere se alle spalle non ci fosse stato un comportamento incredibile dell’Esecutivo”.