Finanziaria verso l’ok definitivo: approda in Aula al Senato

Pubblicato il 5 Dicembre 2010 - 16:38 OLTRE 6 MESI FA

Strada in discesa per la Finanziaria. Dopo il via libera senza modifiche arrivato dalla Commissione Bilancio di Palazzo Madama, la manovra (Ddl di Bilancio e Legge di Stabilita’) è attesa ora in Aula dove inizierà l’esame da domani per essere convertita definitivamente in legge al più tardi entro l’8 dicembre, festa dell’Immacolata. Ma e’ piu’ probabile che l’ok arrivi entro martedi’ sera, 7 dicembre.

Coro di proteste (da Gianfranco Fini a Luca Cordero di Montezemolo Montezemolo) per il mancato rifinanziamento del 5×1000 fino a 400 milioni. Indicazione che però viene recepita dal Senato in un ordine del giorno. L’esame comunque non dovrebbe riservare alcuna sorpresa e dunque l’ipotesi del ricorso alla fiducia dovrebbe essere superata. Il ‘destino’ della manovra era infatti legato a quello della riforma dell’Università.

Il Pd nei giorni scorsi aveva minacciato di far saltare l’accordo sulla Finanziaria nel caso in cui la maggioranza di Palazzo Madama avesse ‘forzato la mano’ sulla riforma Gelmini calendarizzandola subito dopo l’ok alla Legge di Stabilita’ e subito prima delle mozioni di fiducia e sfiducia al Governo che le Camere voteranno il 14 dicembre.

Ma la maggioranza del Senato ha accettato di mettere in calendario l’universita’ dopo le mozioni ‘sminando’ cosi’ la strada della Finanziaria. Come già annunciato sin dal via libera alla Camera la maggioranza ed il Governo hanno blindato il testo in Senato pur condividendo con l’opposizione alcuni grandi temi. Sono così rimaste fuori modifiche ‘condivise’ a partire dal rifinanziamento fino a 400 milioni del 5×1000 o le richieste delle Regioni o dei Comuni. Su questi argomenti sono cosi’ stati approvati degli ordini del giorno per impegnare il governo ad un intervento successivo in un primo provvedimento utile. Questo potrebbe essere il decreto ‘milleproroghe’ di fine anno anche se le sorti di questo intervento sono chiaramente legate a cosa succedera’ il 14 dicembre. Tra gli ordini del giorno approvati in commissione che pero’ sono solo un futuro, ipotetico, impegno per l’esecutivo c’è quello che chiede di stabilizzare il finanziamento dell’eco-bonus per le ristrutturazioni, oppure quello che chiede di stanziare piu’ risorse per il mondo della cultura, la tracciabilita’ dei trasferimenti di denaro all’estero o ripescare la ‘Tremonti-ter’ per detassare gli investimenti in macchinari.