Fininvest, 2012 in rosso per 285 milioni. Ai Berlusconi 93 milioni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Giugno 2013 - 19:39 OLTRE 6 MESI FA

Fininvest, 2012 in rosso per 285 milioni. Ai Berlusconi 93 milioniMILANO – Fininvest in rosso di 285,2 milioni dopo la pulizia del bilancio. Il debito è sceso di quasi 200 milioni. Senza le poste straordinarie l’esercizio si sarebbe chiuso in utile per 59,4 milioni.

Il 20 marzo scorso Fininvest ha distribuito alle società della famiglia Berlusconi che controllato la holding dividendi per 93,6 milioni di euro. La cedola, dopo tre esercizi senza dividendi, non è stata staccata sul risultato 2012, chiuso in perdita per 285 milioni, ma attingendo ”ad utili portati a nuovo” dopo aver ”valutato l’importo delle riserve distribuibili nonché la consistenza delle risorse finanziarie disponibili”.

I ricavi consolidati della holding della famiglia Berlusconi sono scesi dell’11,3% a 5.154 milioni, il margine operativo lordo è sceso del 35,3% a 1.259,8 milioni mentre il risultato operativo fa segnare una perdita di 490,5 milioni a fronte di un utile di 609,9 registrato nel 2011, dopo aver registrato oneri non ricorrenti pari a 543,5 milioni riferibili sia alla svalutazioni di alcuni asset, a seguito dei processi di impairment, sia a oneri di ristrutturazione.

Al netto di tali impatti il risultato operativo sarebbe stato positivo per 53 milioni. Sulla perdita di 285,2 milioni (contro l’utile di 7,5 milioni del 2011) hanno pesato poste straordinarie per oltre 650 milioni. Nel corso dell’esercizio l’indebitamento finanziario netto del gruppo è sceso da 2.077,5 a 1.881,3 milioni (-196,2 milioni) grazie a una generazione di cassa (free cash flow) pari a 217 milioni. Gli investimenti effettuati nel 2012 sono stati pari a 951,9 milioni. A seguito della perdita il patrimonio netto consolidato si e’ ridotto a 5.418,2 milioni.

”Il profondo peggioramento dei mercati di riferimento e il netto calo di consumi e investimenti hanno inciso in modo molto sensibile sui risultati 2012 del Gruppo Fininvest” si legge nella nota. In tale contesto il gruppo del Biscione ha perseguito ”l’obiettivo di migliorare significativamente l’efficienza delle strutture e di ridurre in modo determinante i costi, ma senza intaccare la qualità dei prodotti offerti” affrontando ”rilevanti oneri di ristrutturazione non ricorrenti” e ”rilevanti svalutazioni su attivi patrimoniali, effettuate a seguito dei processi di impairment” che hanno avuto ”un forte impatto sul conto economico. Sul piano finanziariol’attenzione ai costi e una gestione mirata degli investimenti abbiano portato il Gruppo a registrare un avanzo pari a quasi 200 milioni”.