Finlandia: nel paradiso del no contante l’indebitamento medio al 127% del reddito

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Febbraio 2020 - 14:33| Aggiornato il 28 Febbraio 2020 OLTRE 6 MESI FA

No contante, solo carte di credito: in Finlandia, le famiglie si indebitano troppo (Ansa)

ROMA – Secondo la Banca di Finlandia, l’indebitamento delle famiglie in relazione al loro reddito è più elevato che mai e raggiunge una media del 127% del reddito. Una tendenza che, secondo le autorità, rappresenta una minaccia sia per la prosperità dei cittadini che per l’economia nazionale.

Per questo è decisivo affrontare il crescente indebitamento delle famiglie, favorito da bassi tassi di interesse e dalla digitalizzazione dei servizi di credito, attraverso una strategia nazionale volta a migliorare l’educazione finanziaria dei cittadini. 

Secondo Jenni Hellstrom, direttore della comunicazione della Banca di Finlandia, uno dei principali fattori del crescente indebitamento dei finlandesi è la digitalizzazione dei pagamenti – con una carta o con applicazioni mobile – e il minore utilizzo di denaro contante.

Uso del contante ridotto al 19% dei pagamenti

La percentuale di pagamenti con carta di credito o di debito dei consumatori finlandesi nei negozi è aumentata dal 30% nel 2000 all’81% nel 2018. Mentre l’uso del denaro si attesta ormai al 19%, secondo i dati della Banca di Finlandia.

“L’indebitamento ha a che fare con il modo in cui vengono effettuati i pagamenti nei Paesi nordici, perché l’intero processo di pagamento per gli acquisti è diventato letteralmente invisibile”, afferma Hellstrom.

“Quello che vediamo è che, soprattutto tra i giovani, ma anche tra altre fasce della popolazione, a volte capita che il conto di quanto effettivamente speso non venga considerato, pagare è così facile che non viene più data così tanta attenzione”, aggiunge.

La spesa per la casa rappresenta circa il 60% del debito totale dei finlandesi, soprattutto sotto forma di mutui e prestiti, una modalità sempre più popolare. I bassi tassi di interesse, generalmente legati all’Euribor, hanno innescato la domanda di mutui negli ultimi anni. Raggiungendo un importo totale di 100 miliardi di euro a fine 2019. Quasi il 40% in più rispetto al 2010, secondo i dati del Bank of Finland.

Il 7% della popolazione ha fatto bancarotta

Allo stesso tempo, la morosità delle famiglie registra numeri record: circa 390 mila finlandesi, il 7% della popolazione totale, sono così indebitati da non riuscire a far fronte ai loro pagamenti. Il numero di morosi è aumentato di oltre il 30% nell’ultimo decennio, trascinati da bassi interessi sui prestiti bancari e dall’aumento delle società di microcredito, che in alcuni casi prestano denaro semplicemente inviando un sms.

“Nuove forme di prestito, operatori al di fuori del settore bancario tradizionale e alcune nuove pratiche hanno invaso il mercato, il che ha aumentato la disponibilità e l’attrattività dei prestiti”, spiega la Banca di Finlandia sul suo sito web.

Per cercare di invertire questa tendenza, le autorità finlandesi stanno preparando cambiamenti nel quadro normativo del settore e hanno avviato un progetto nazionale per migliorare le conoscenze finanziarie dei cittadini. (fonte Agi)