Finmeccanica, “Nessun ligure nel board”: i politici genovesi insorgono

Pubblicato il 6 Aprile 2011 - 17:26 OLTRE 6 MESI FA

Claudio Scajola (Foto LaPresse)

ROMA –  La Liguria insorge di fronte a quello che considera un affronto: per la prima volta dopo 19 anni nessun ligure siede nel board di Finmeccanica. Eppure, fanno notare in consiglio regionale, in Liguria il gruppo di piazza Montegrappa ha pezzi importanti come Ansaldo Energia, Ansaldo Sts, Oto Melara e 7mila dipendenti.

“Ancora una volta, dice Marta Vincenzi, sindaco di Genova del Pd, prevalgono logiche di alleanze geopolitiche che ci penalizzano. La tipica scelta di un governo che va avanti secondo il criterio del “non faremo prigionieri”. Comunque io farò il possibile per portare avanti gli impegni sul territorio e chiederò subito un incontro con l’amministratore delegato Giuseppe Orsi”.

I liguri, scrive il Corriere della Sera, sono delusi soprattutto per la mancata nomina di Giuseppe Zampini, amministratore delegato di Ansaldo Energia e vicepresidente di Assoindustria Genova, autore del riavvicinamento tra la Confindustria locale e Finmeccanica dopo l’addio burrascoso del gruppo aerospaziale dall’associazione.

Nel Pd, scrive sempre il Corriere della Sera, si punta il dito contro il ministro dell’Economia Giulio Tremonti,  mentre il Pdl fa autocritica, e vede con preoccupazione il poco ascolto di cui gode l’ex ministro Claudio Scajola.

Lapidario il commento sulle nomine di Alessandro Pansa, presidente di Ansaldo Sts: “Esula dal mio perimetro”.