Fiom battagliera: “Dobbiamo fare come in Grecia”

Pubblicato il 13 Dicembre 2011 - 08:18 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La concertazione ''e' ormai un' illusione e infatti Monti ha preso a schiaffoni i segretari di Cgil, Cisl e Uil. Schiaffoni 'sobri', ma sempre schiaffoni. Ora bisogna fare sul serio'', cioe' ''fare come in Grecia''. Lo afferma al Quotidiano Nazionale Giorgio Cremaschi, presidente del Comitato Centrale della Fiom, all'indomani dello sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil, contro la manovra varata dal governo. Una manovra che per Cremaschi ''va fermata'', ''non solo perche' e' iniqua ma anche perche' e' recessiva''.

''Con la complicita' del Quirinale, Berlusconi e' stato sostituito con Monti – aggiunge Cremaschi – perche' troppo debole per fare le cose che voleva la finanza. Tra i due non c'e' differenza, bisognava andare ad elezioni''.

Il sindacalista boccia l'azione di Monti e fa sapere di non fidarsi del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, e neanche del leader di Sel, Nichi Vendola e aggiunge che il 17 si terra' un'assemblea ''di tutti coloro che da sinistra si oppongono al governo Monti, perche' e' chiaro che gli attuali partiti non se la sentono''.

''La nuova sinistra partira' del no a Monti'', a cominciare dal tema del lavoro e ''quella in difesa dell'articolo 18 sara' la barricata finale. Proteste non violente, ma molto, molto radicali. Basta con gli scioperi della serie 'scusate il disturbo' – sottolinea – bisognera' bloccare il Paese''.