La Fiom scende nelle piazze d’Italia. A Pomigliano: “Marchionne ladro, posa i soldi”

Pubblicato il 28 Gennaio 2011 - 10:29 OLTRE 6 MESI FA

La Fiom scende nelle piazze d’Italia per protestare contro Fiat e per difendere il contratto unico di lavoro. Dopo un primo incontro, avvenuto ieri 27 gennaio a Bologna cui ha partecipato anche il segretario della Cgil Susanna Camusso, il sindacato dei metalmeccanici si mobilita per otto ore.

L’accordo per le nuove condizioni di lavoro a Mirafiori e Pomigliano d’Arco non è piaciuto alla Fiom visti gli stravolgimenti sulla flessibilità dei turni, degli orari, e dell’uso degli straordinari, inaspriscono le regole sulla malattia e limitano le pause. L’intesa su Mirafiori prevede poi che il sindacato non firmatario perda il diritto alla rappresentanza.

A Torino è stato organizzato un corteo che arriverà a piazza Castello. A Milano la manifestazione giungerà a Piazza Duomo, dove parlerà il segretario Fiom Maurizio Landini. In Veneto la manifestazione regionale sarà a Padova, mentre in Trentino Alto Adige sarà a Bolzano. A Genova la protesta sarà davanti alla Stazione Principe, mentre in Toscana il concentramento sarà a Massa, davanti alla sede della Eaton, una multinazionale di componentistica auto. A Perugia le tute blu manifesteranno davanti alla locale concessionaria Fiat, nel Lazio l’appuntamento è davanti allo stabilimento Fiat di Cassino. In Abruzzo la Fiom ha organizzato una manifestazione a Lanciano, in Molise a Termoli. In Campania il sindacato organizza la protesta a Pomigliano. In Puglia il concentramento regionale è a Bari, in Basilicata a Melfi, in Calabria a Vibo Marina, davanti all’impianto del gruppo Nuovo Pignone. In Sicilia la Fiom manifesta a Termini Imerese e in Sardegna a Cagliari.

ADESIONI SECONDO FIAT Quaranta per cento di adesione allo sciopero secondo la Fiom, solo 9,5 per cento secondo l’azienda: queste le percentuali, relative al primo turno di oggi, sulla protesta indetta dai metalmeccanici della Cgil nello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat, dove si produce la ”Punto Evo” e dove si attende l’estensione dell’accordo firmato tempo fa per la fabbrica di Mirafiori, a Torino. La produzione è andata avanti regolarmente, mentre secondo la Fiom una delle linee e’ rimasta ferma (secondo la Fismic, hanno aderito allo sciopero il dieci per cento degli operai).

MILANO In testa al corteo il segretario nazionale Maurizio Landini, che lo ha percorso tutto, salutando diversi manifestanti. Numerose le manifestazioni di stima nei confronti del sindacalista tra applausi e incitazioni a ”tenere duro”. ”Maurizio difendici”, uno dei messaggi ricorrenti. Lungo il corteo numerosi striscioni, tra i quali una rappresentazione della prima pagina del contratto nazionale siglato il 20 gennaio 2008 unitariamente, che Federmeccanica ha annunciato il recesso lo scorso settembre.

Lo striscione misura 12 metri per 6: ‘Gli operai – si legge un altro striscione della Fiom di Brescia – producono per tutti, non saremo mai vostri schiavi’. Presenti anche i lavoratori della Scala di Milano con lo striscione ‘La Scala si inFiomma’. Insieme a Landini il segretario generale della Lombardia Mirco Rota, la segretaria generale di Milano Maria Sciancati, i segretari generali della Cgil di Milano e Lombardia, Onorio Rosati e Nino Baseotto, e il senatore Antonio Pizzinato, che fu segretario generale della Cgil dopo Luciano Lama. Secondo gli organizzatori, da tutta la Lombardia sono arrivati 90 pullman. Da piazza Castello parte il corteo degli studenti, mentre la Cub sta manifestando ad Arcore davanti a Villa San Martino, residenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

FIRENZE Che la crisi la paghino i padroni’ è lo striscione che apre la manifestazione organizzata dai Cobas a Firenze: in occasione dello sciopero, un corteo composto al momento da circa un migliaio di persone è partito da piazza San Marco per raggiungere il Polo universitario di Novoli, attraversando le strade del centro della città. ”Oggi scioperiamo contro il governo e le lobby dell’economia – hanno spiegato i promotori – Appoggiamo anche lo sciopero della Fiom”. Al corteo partecipano anche tanti studenti, medi e universitari, rappresentanti dei Comitati No Tav, Lotta per la casa, esponenti dei centri sociali e precari della scuola. Nel tragitto sono stati individuati obiettivi ritenuti ”sensibili” e per questo sono presidiati dalle forze dell’ordine: tra gli altri, il consolato greco, la sede di Confindustria, alcune concessionarie della Fiat e la sede regionale della Cisl, oggetto ieri e mercoledi’ di intimidazioni. ‘Marchionne, Bonanni, Veltroni e Berlusconi: il vero bunga bunga al servizio dei padroni’ e’ uno degli slogan scanditi dai manifestanti.

POMIGLIANO Al grido ”Posa i soldi Marchionne, posa i soldi ladro” è partito il corteo organizzato dalla Fiom a Pomigliano D’Arco (Napoli) per difendere il contratto nazionale, il diritto di sciopero, e quello dei lavoratori. Al corteo, che secondo una prima stima delle forze dell’ordine conta circa 2mila persone, hanno partecipando, tra gli altri, Francesca Re David, della segreteria nazionale della Fiom, Andrea Amendola, segretario generale Fiom Napoli, Michele Gravano e Giuseppe Errico della Cgil, politici ed esponenti della sinistra nonche’ alcuni parroci della cittadina partenopea. In testa al corteo è stato esposto uno striscione con la scritta: ‘Da Pomigliano a Mirafiori il lavoro e’ un bene comune. Difendiamo ovunque contratto e diritti”. Alla manifestazione hanno aderito anche i Cobas, Cgil, Failms, tra gli altri. Prima della partenza alcuni manifestanti hanno fatto esplodere numerosi e forti petardi.