Fiscal cliff: debito Usa a 16.400 miliardi $. In Oregon si liberano i detenuti

Pubblicato il 27 Dicembre 2012 - 10:41 OLTRE 6 MESI FA
Fiscal cliff: il debito Usa a 16.400 miliardi di dollari

WASHINGTON – Fiscal cliff: mancano poche ore al precipizio fiscale. Obama ha interrotto le vacanze alle Hawaii per riprendere il filo interrotto della trattativa con i repubblicani, dopo il colpo di mano che ha sfiduciato il portavoce Bohener che stava per chiudere l’accordo. Il ministro del Tesoro Tim Geithner ha inviato una lettera ai leader di Camera e Senato, una cifra secca, 16.400 miliardi di dollari (il debito record Usa) e una preghiera, fate presto. Gli americani sono divisi esattamente a metà sull’esito dell’accordo, pessimisti e ottimisti, comunque sono più allarmati dalla diffusione indiscriminata delle armi dopo la strage di Newtown. Più avvertito sembra il capo di Starbucks che, nei giorni cruciali della trattativa, ha invitato i camerieri dei 120 punti vendita di Washington a scrivere sui bicchieri di cartone “come togheter” (unitevi) per sensibilizzare i politici.

E fa bene, perché se sugli effetti teorici del “cliffmas” (gioco di parole dei media Usa tra fiscal cliff e christmas, natale) si è strologato a sufficienza, gli effetti pratici sono dietro l’angolo e iniziano già a far male. Il fiscal cliff, tecnicamente, riguarda la fine delle agevolazioni fiscali cui si contrappone un inasprimento automatico delle tasse per tutti e un taglio generalizzato e lineare della spesa. Il fiscal cliff svuota le casse dei servizi pubblici. Per dire, in Oregon, qualche sceriffo, improvvisatosi amministratore per far fronte alla mancanza di fondi, ha già iniziato a scarcerare i detenuti meno pericolosi. E infatti, Christopher Franklin Weaver, appena uscito dal carcere di Lane County, ha fatto subito una rapina in banca.

Il fatto è che la tagliola alla spesa federale è dell’8%, 2 miliardi di dollari l’anno in meno che il governo trasferisce alle istituzioni locali. Sottolinea Paolo Mastrolilli sulla Stampa la circostanza per cui gli abitanti dell’Oregon si sono sempre espressi contro qualsiasi aumento fiscale (come prescrive la ricetta republican) ma in media, senza un accordo, “vedranno salire la loro bolletta fiscale di circa 3 mila dollari. Scuole, ospedali, carceri, i tagli colpiscono il cuore dei servizi sociali. Obama, per aggirare il baratro di una nuova durissima recessione interna (che di riflesso diventa globale) sta pensando di comprare un po’ di tempo estendendole agevolazioni fiscali in scadenza e riducendo i primi tagli programmati da 109 miliardi.