Fisco: un italiano su due dichiara meno di 15.000 euro annui

Pubblicato il 31 Marzo 2010 - 19:28 OLTRE 6 MESI FA

Un italiano su due dichiara un reddito minore di 15 mila euro all’anno e i due terzi della popolazione non superano i 20 mila euro. Sopra i 100000 euro dichiarati, invece, ci sono appena 418000 persone (meno dell’uno per cento della popolazione italiana).

Il reddito complessivo medio dichiarato dagli italiani nel 2009 si attesta su un valore di 18.873 euro per un’imposta netta media di 4.700 euro. Questo, almeno,  quanto risulta dalle anticipazioni statistiche delle dichiarazioni fiscali relative al periodo d’imposta 2008 (e presentate nel 2009) diffuse dal Dipartimento delle Finanze.

Su base regionale, la Lombardia conferma il primato per il reddito complessivo medio più alto (pari a 22.540 euro); all’estremo opposto troviamo la Calabria con 13.470 euro. In relazione all’imposta netta, invece, il valore medio maggiore è quello del Lazio (5.740 euro), il minore della Basilicata (3.370 euro).

Riguardo alla tipologia di reddito – spiegano dalle Finanze – il reddito medio da lavoro dipendente é pari a 19.640 euro (+1,9% rispetto all’anno precedente), quello da pensione a 13.940 euro (+3,7%), quello da partecipazione a 17.350 euro (-2,4%).

I redditi d’impresa e da lavoro autonomo si attestano rispettivamente a 18.140 euro e a 38.890 euro; il confronto omogeneo con le dichiarazioni relative al periodo d’imposta 2007 evidenzia per i redditi d’impresa una diminuzione dello 0,5%, che riflette l’andamento negativo dell’economia, e per i redditi da lavoro autonomo un incremento del 2,6%. La crisi economica iniziata nella seconda metà del 2008 mostra quindi i suoi effetti nei confronti delle attività d’impresa, mentre non si evidenzia ancora nei confronti dei lavoratori autonomi. Riguardo alla composizione del reddito dichiarato, la quota complessiva di redditi da lavoro dipendente e pensione, in crescita, ha raggiunto l’80,3% del totale. Seguono, per importanza, i redditi da partecipazione (5,0% del totale), d’impresa (4,2%) e da lavoro autonomo (4%).