Fisco, 82 scadenze entro maggio. Italiani tassati oltre il 45%

Pubblicato il 26 Aprile 2012 - 12:30 OLTRE 6 MESI FA

Mario Monti (Foto LaPresse)

ROMA – Ottantadue scadenze a maggio: tra tasse e acconti il decreto fiscale diventato legge ha molti appuntamenti per gli italiani. Appuntamenti tutti elencati in un documento di 110 pagine, che alla fine dovrebbe far arrivare la pressione fiscale oltre il 45 per cento degli stipendi dei lavoratori.

Questo nonostante anche il presidente della Banca centrale europea, ed ex numero uno della Banca d’Italia, Mario Draghi, abbia chiarito che “Il consolidamento dei bilanci basato esclusivamente sull’aumento delle tasse è sicuramente recessivo. Idealmente dovrebbe essere fatto sulla base di una riduzione delle spese correnti, in particolare di quelle più improduttive”.

Sulla stessa linea si era espressa la Corte dei Conti, che ha definito quella fiscale “una pressione già fuori linea nel confronto europeo”.

Per di più nella legge sulla semplificazione fiscale non tutto è chiaro. Viene nuovamente spostata la scadenza del bollo sullo scudo fiscale, ma la proroga non è estesa al 2011. Salta all’occhio, fa notare il Corriere della Sera, l’urgenza della creazione della Scuola sperimentale di dottorato internazionale Gran Sasso Science Institute.

E per quanto riguarda l’Imu ancora non si conoscono le aliquote reali che saranno applicate. A quattro mesi dal varo della patrimoniale sui depositi titoli, sottolinea sempre il Corriere della Sera, le banche non sanno ancora come calcolarla.

Complicato anche il calcolo della neonata Ilvie, l’imposta sul valore degli immobili esteri introdotta dal decreto salva Italia, corretta da un provvedimento successivo, applicata retroattivamente, e, caso unico al mondo, applicata anche agli stranieri residenti in Italia sui beni posseduti nel loro Paese.