Crisi. Fitch taglia UBS e tiene sotto tiro altre 7 banche europee e Usa

Pubblicato il 14 Ottobre 2011 - 14:20 OLTRE 6 MESI FA

Il quarier generale di Fitch Ratings a New York

NEW YORK, STATI UNITI – Le banche americane restano sempre estremamente preoccupate per le ripercussioni che la grave crisi dei debiti europei potrebbe avere sui loro bilanci. E’ per questo che l’agenzia internazionale di ratings Fitch ha deciso di tagliare il rating del colosso bancario svizzero Ubs da A+ ad A, e di mettere sotto osservazione, per un possibile downgrading, sette tra le piu’ grandi banche europee e statunitensi: da Barclays a BNP Paribas, da Credit Suisse a Deutsche Bank, da Goldman Sachs a Morgan Stanley e a Societe’ Generale.

Per quanto riguarda Ubs, Fitch – che comunque mantiene stabili le prospettive – sottolinea come ci sia ”una probabilita’ estremamente elevata di un sostegno al gruppo da parte delle autorita’ svizzere, almeno – si spiega nel comunicato – fino a che il settore finanziario globale non si sia stabilizzato, e fino a quando i nuovi strumenti di risoluzione delle crisi bancarie non siano messi in campo sia in Svizzera che nel resto dell’Europa”.

Per quel che riguarda i sette big del settore bancario europeo e statunitense, gli analisti di Fitch sottolineano che si tratta di ”istituzioni particolarmente sensibili alle crescenti sfide che stanno affrontando i mercati finanziari a livello globale”. Sfide legate sia agli sviluppi economici, in particolare nella zona euro, sia alle miriadi di cambiamenti nel campo della regolamentazione.

Per l’agenzia di rating, poi, la complessita’ del business e delle esposizioni di questi giganti del settore bancario ”aumenta i rischi e rende piu’ difficle valutare l’entita’ delle perdite che potrebbero verificarsi rapidamente in seguito ad eventi inattesi”. Per questo Fitch si aspetta che vengano aumentati gli sforzi per aumentare la liquidita’ di queste grandi istituzioni finanziarie.

Intanto, anche il presidente uscente della Bce, Jean-Claude Trichet, e’ tornato ad ammonire i governi e le istituzioni europei perche’ le banche piu’ in difficolta’ vengano rafforzate e i loro bilanci irrobustiti. ”Bisogna rompere il circolo vizioso a causa del quale la situazione dei debiti sovrani rende gli investitori nervosi sullo stato di salute delle banche”, afferma Trichet.

Per questo – prosegue – il compito primo dei governi e delle istituzioni deve essere quello di ricreare un clima di fiducia attorno al sistema bancario. Trichet si mostra comunque ottimista”: ”Nessun Paese, nessuna persona e nessun leader si assumera’ la responsabilita’ di tornare indietro, e per questo ho fiducia”.