Flat tax: tassa 15% del reddito per tutti, promessa o minaccia? In cinque anni…

Flat tax, tassa piatta: ogni reddito, tutti i redditi, sia da lavoro autonomo che da lavoro dipendente, tassati in percentuale del 15 per cento. Flat tax, tassa piatta: asse e cuore della campagna elettorale e della voglia di governo di Matteo Salvini. Flat tax che per la Lega non è un amore improvviso, un’infatuazione. Flat tax, tassa piatta uguale per tutti è da tempo strategia fiscale e convinzione sociale della Lega. Flat tax, tutti a pagare in tasse il 15 per cento del nostro reddito.

Si può fare? Costa troppo? E giusto, è ingiusto? Porta via 80 miliardi al Fisco? Viola la regola costituzionale della progressività delle imposte in base al reddito? Rilancia, anzi guarisce l’economia? Affossa il debito pubblico? Mette finalmente soldi in tasca agli italiani in misura che è una cura per ogni male economico? Nel caso, chi ci guadagna? Nel caso, a me che me ne viene? Ferve il dibattito politico elettorale intorno alla flat tax. Latita però una domanda che dovrebbe invece essere obbligata dichiarazioni fiscali degli italiani e legislazione fiscale italiana alla mano: 15% di tasse da pagare su ogni reddito è una promessa o una minaccia?

Tra i 10 e i 20 mila euro

Sono milioni, almeno un terzo del totale, i contribuenti italiani che dichiarano redditi tra i 10 e i 20 mila euro lordi annui. Per legge vigente e a termini di legge questi milioni di contribuenti di Irpef non pagano ad oggi certo il 15% del loro reddito, non pagano di Irpef nulla o molto meno del 15 per cento. La flat tax 15% per tutti varrà anche per loro? In questo caso sarebbe pesante minaccia. In non pochi casi non del tutto ingiustificata: tra i milioni che dichiarano redditi tra 10 e 20 mila ce n’è non pochi che dichiarano falso. Ma figurarsi se Salvini minaccia, più probabile non abbia piena nozione della geografia fiscale del paese che va a governare, sui social è arduo trovare esatte cifre, coordinate, percentuali. Salvini non lo sa ma se fosse tassa piatta al 15% per tutti i redditi allora non sarebbero pochi quelli che in regime di flat tax dovrebbero pagare di più.

Sopra i 20 mila

Con la flat tax sopra i 20/25 mila annui lordi dichiarati tutti ci andrebbero a guadagnare pagando memo tasse o molte meno tasse. Quanto meno? Parecchio meno, addirittura troppo meno. Troppo meno se si vuol conservare un bilancio pubblico che non sia da…portare i Tribunale. Dalle parti di Berlusconi che resta più astuto nel favoleggiare di meno tasse il 15% su tutti i redditi è diventato un 23%. E 23 per cento è più o meno l’aliquota media che già oggi paga un reddito dichiarato, un reddito tra i 25 mila e i 45/50 mila euro lordi annui. Già perché a pagare di più in percentuale sul reddito sono a norma di legge fiscale italiana solo i redditi da 50 mila lordi in su, là dove l’area dei contribuenti si dirada.

E comunque in cinque anni

In cinque anni ce la si può fare ha spiegato Salvini (questa dei cinque anni è frequente omissione della stampa). Cinque anni…il categorico impegno alla flat tax è parecchio diluito nel tempo. Cinque anni, vai a sapere tra cinque anni…qualcuno ricorda il mondo di cinque anni fa? Tra cinque anni, forse non al 15 ma al 20 magari 25 per cento. Con le dovute eccezioni e correzioni…La flat tax è come sempre solo un eccitante somministrato in campagna elettorale. Nulla a che vedere con la realtà del legno storto, e oramai marcio, delle tasse in Italia.

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