Fmi: “Imu sulla prima casa va mantenuta”. Saccomanni: “Stiamo valutando”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Luglio 2013 - 17:36 OLTRE 6 MESI FA
Fmi: "Imu sulla prima casa va mantenuta". Saccomanni: "Stiamo valutando"

Il direttore dell’Fmi, Chiristine Lagarde (Foto Lapresse)

WASHINGTON – “L’Imu sulla prima casa deve restare”: lo chiede il Fondo Monetario Internazionale.  ”La tassa sulla proprietà della prima casa dovrebbe essere mantenuta per ragioni di equità ed efficienza e la revisione dei valori catastali accelerata per assicurare l’equità”, si legge nell’Article IV sull’Italia. E subito risponde il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni: ”E’ una questione che stiamo valutando. Certamente terremo conto dell’opinione del Fmi. L’obiettivo è trovare un consenso all’interno della coalizione”.

L’Fmi sottolinea che la priorità in Italia deve essere l‘occupazione, “soprattutto di giovani e donne”. ”Il livello di disoccupazione giovanile in Italia è inaccettabile”. Dimezzare il gap con il resto dell’Europa, spiega l’Fmi, ”potrebbe alzare il Pil di circa il 2,5% entro il 2018”. E’ necessario agire ”per migliorare la bassa produttività e competitività dell’economia”. A riguardo dà dei suggerimenti: ”Indirizzarsi verso un contratto unico, più flessibile per i nuovi lavoratori che gradualmente aumenta la protezione del posto di lavoro all’aumentare dell’età potrebbe ridurre il costo delle nuove assunzioni e sostenere l’apprendistato. E incoraggiare aziende e lavoratori alla contrattazione di secondo livello consentirebbe di unire in modo migliore stipendi e produttività”.

L’Fmi vede male sul futuro dell’Italia: ”Le prospettive di crescita restano deboli, la disoccupazione è a livelli alti in modo inaccettabile e la fiducia del mercato è ancora debole”. Sono state adottate ”azioni decise dalla fine del 2011 per rafforzare i conti pubblici”, ma ”il lavoro non è ancora completato”. Questo si traduce in prospettive riviste al ribasso: le stime sul Pil italiano 2013 sono state ridotte dall’1,5% all’1,8%, mentre quelle sul 2014 sono passate dal 0,5% al +0,7%. ”La ripresa è attesa a fine 2013, sostenuta dall’export e da una modesto miglioramento degli investimenti”.

”Un ribilanciamento del risanamento fiscale è assolutamente necessario per sostenere la crescita. Bisogna modificare la composizione del risanamento attraverso tagli di spesa e minori tasse’‘. Un efficace pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione ”può ridurre le difficoltà del credito delle aziende”, ha detto l’Fmi proprio nel giorno in cui l’Istat dice che la spesa della Pubblica Amministrazione è aumentata rispetto ad un anno fa. Una cosa il Fondo la riconosce al governo Letta, e in particolare al ministro Saccomanni: “Ci sono stati progressi significativi nel consolidamento fiscale”.

L’Fmi è intervenuto anche sulla vicenda Monte dei Paschi di Siena. “Le autorità italiane dovrebbero monitorare da vicino l’attuazione del piano di ristrutturazione del Monte dei Paschi ed essere preparate a intervenire velocemente se la banca non dovesse riuscire a raggiungere i suoi obiettivi”.