Fonsai. Patto Palladio-Sator apre agli investitori: Axa interessata

Pubblicato il 17 Febbraio 2012 - 11:25 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Il patto tra Palladio e Sator sulle quote detenute in Fonsai e’ aperto all’ingresso di altri soci. ”I soci sindacati si sono impegnati a valutare di comune accordo l’eventuale richiesta di adesione al patto da parte di uno o piu’ investitori terzi”, si legge nell’estratto dell’accordo che prevede anche la possibilita’ di costituire un veicolo societario controllato in modo paritetico e anch’esso aperto ad altri investitori. Il patto di consultazione stretto il giorno di San Valentino tra Palladio e Sator sull’8% detenuto in Fonsai ha durata fino al 30 settembre 2012 ed e’ rinnovabile di comune accordo tra i due soci, che si consulteranno almeno 30 giorni prima della scadenza per un eventuale rinnovo.

E’ quanto indica l’estratto dell’accordo parasociale pubblicato sui quotidiani, dal quale emerge inoltre che la finanziaria vicentina (azionista al 5%) e il fondo di Matteo Arpe (al 3%) ”si sono obbligati a conferire al patto tutte le azioni Fonsai eventualmente rivenienti da successivi ulteriori acquisti e a non costituire (o consentire che venga costituito) alcun vincolo su tali azioni”.

Axa conferma l’interesse per l’Italia, ma sul tormentone Fonsai fa il pesce in barile e l’A.d Henri de Castries condisce il ‘no comment’ solo con l’arguzia: ”Palladio? L’architetto? Certo che lo conosco”. In Consob hanno pero’ poca voglia di scherzare e sulla vicenda sono proseguite anche oggi le audizioni, questa volta dell’A.d della stessa Fonsai, Emanuele Erbetta, e del direttore generale Piergiorgio Peluso. La prossima settimana dovrebbe toccare invece a Matteo Arpe della Sator.

Sul fronte Unipol-Fonsai si ribadisce invece che i lavori procedono nella direzione del riassetto annunciato a fine gennaio. Da un lato, infatti, il mondo delle cooperative azioniste di Unipol ha confermato l’impegno a varare un aumento di capitale da 300 milioni per far fronte alla ricapitalizzazione Unipol. Finsoe, la finanziaria che controlla il gruppo bolognese, avrebbe dovuto tener oggi un’assemblea degli azionisti per deliberare sull’operazione, ma l’appuntamento e’ stato rinviato, ha spiegato la societa’, per consentire i necessari adempimenti di Unipol ed e’ atteso ora per meta’ marzo.

Dall’altro lato, Erbetta di Fonsai ha detto che la compagnia proseguira’ ”con determinazione” sul progetto di integrazione, secondo quanto si e’ appreso da una portavoce, e ha escluso di aver in programma incontri o di aver avuto contatti con Sator e Palladio, usciti allo scoperto con una quota complessiva dell’8% della compagnia assicurativa e un patto di consultazione.  Nell’audizione di oggi negli uffici Consob, Erbetta e Peluso hanno naturalmente risposto alle richieste sugli ultimi sviluppi della vicenda, con le manovre di Palladio e Sator, anche se l’appuntamento era gia’ stato programmato per approfondimenti tecnici legati all’indicazione data inizialmente il 23 dicembre dalla compagnia sulla chiusura attesa per il bilancio 2011, quando aveva parlato di una perdita attesa per 925 milioni, e in seguito il 29 gennaio, quando le perdite nette consolidate attese sono salite a 1,1 miliardi facendo lievitare anche l’aumento di capitale in programma a 1,1 miliardi.

Tornando ad Axa, ”non commentiamo mai sui rumor di mercato – ha detto l’A.d de Castries interpellato su un eventuale interesse per Fonsai – l’Italia e’ un Paese che ci interessa, farci degli affari in buone condizioni ci interessa, ma non facciamo commenti”. Per rafforzarsi nel Paese non e’ escluso nulla, tra crescita organica ed espansione esterna. ”La Francia ha da sempre un grande interesse per l’Italia – ha aggiunto – dai tempi di Francesco I, e forse da ben prima”. Axa ha annunciato per il 2011 utili a 4,3 miliardi e in crescita del 49%, confermando i dividendi a 0,69 euro per azione.    In Borsa si e’ intanto arrestata oggi la corsa di Fonsai (-0,34%) dopo 15 giorni di rally, tra scambi che rimangono peraltro vivaci (17 milioni di pezzi). E’ andata male Premafin (-2,14%), mentre resta qualche interesse per la Milano (+1,49%).