Francia/ Aiuti all’agricoltura, per l’Unione europea i contadini dovranno restituire i soldi allo Stato. Situazione analoga in Italia con le quote latte

Pubblicato il 4 Agosto 2009 - 15:31 OLTRE 6 MESI FA

MI110504SK_0044I campi europei sono più che fertili, soprattutto grazie ai finanziamenti a pioggia che arrivano dai governi. Ma per l’Unione europea a tutto c’è un limite, le sovvenzioni per l’agricoltura non sono a fondo perduto e questa volta la stangata è arrivata ai contadini francesi. Erano nati come interventi d’emergenza per far fronte a cattivi raccolti e a disastri climatici, poi però si sono trasformati in vere e proprie rate da versare al settore anche per l’acquisto di fertilizzanti e trattori.

Per oltre dieci anni i lavoratori ortofrutticoli hanno ricevuto fondi ritenuti assolutamente illegali da Bruxelles ed è giunto il momento di saldare i conti con lo Stato. Dal 1992 al 2002 i contadini hanno accumulato finanziamenti per un ammontare di 500 milioni di euro, interessi inclusi. Che la somma venga rateizzata o meno dal governo, ai coltivatori francesi poco importa, dato che sono già sul piede di guerra e non hanno intenzione di sborsare nemmeno un centesimo alle casse dell’Eliseo.

Se per la Commissione europea i francesi hanno fatto concorrenza scorretta ai loro rivali nel mercato grazie ai finanziamenti governativi, anche l’Italia ha i suoi precedenti in merito. Non si tratta di agricoltura, ma il settore è quello primario ed è ugualmente ipersovvenzionato con le quote latte. Nel novembre scorso Bruxelles ha siglato un accorso con il Belpaese, attribuendo 620 mila tonnellate di produzione in più per un valore di mercato di circa 240 milioni di euro. Dopo le multe europee ora anche nella penisola arriva l’esigenza di regolarizzare le quantità di latte prodotto ed evitare che le quote diventino nuova mungitura. Insomma distribuisce lo Stato e se le aziende vorranno i fondi dovranno pagare e sottoscrivere un piano di rateizzazione.