Tra fringe benefit e detrazioni, chi traduce la busta paga?

Pubblicato il 6 Ottobre 2010 - 12:47 OLTRE 6 MESI FA

Ci sono i fringe benefit, le polizze di categoria, le detrazioni. E poi tasse, bonus, diritti e rimborsi. In busta paga si guarda soprattutto il netto, ma chi riesce a destreggiarsi tra le mille (e spesso criptiche) voci nel cedolino?

Non a caso sabato scorso l’ad Fiat Sergio Marchionne ha parlato di una riforma, dettata dalla volontà di “semplificazione dell’apparato normativo che genera la busta paga, lasciando ovviamente invariata la parte retributiva”.

E non è il primo: nel 1996 l’allora presidente di Federmeccanica Gabriele Albertini aveva lanciato l’operazione “busta paga trasparente”.

Per la ‘cacciatrice di teste’ Giovanna Brambilla 99 dipendenti su 100 non sono in grado di decifrare la busta paga. Per questo ci sono i consulenti del lavoro: “Siamo circa 27 mila in Italia – racconta Alessandro Graziano, vicepresidente dell’Associazione nazionale consulenti del lavoro nella provincia di Milano – e svolgiamo tutti gli adempimenti previsti dalle norme per l’amministrazione del personale dipendente”.