G20, Eurozona: “Misure per la stabiiltà finanziaria”

Pubblicato il 20 Giugno 2012 - 00:46 OLTRE 6 MESI FA

LOS CABOS, Messico, 19 GIU – Le economie dell’Eurozona prenderanno tutte le misure necessarie per assicurare la stabilita’ finanziaria. Lo si legge nel comunicato finale del G20.  Le economie dell’Eurozona, prosegue il documento, prenderanno misure per interrompere il circolo vizioso fra banche e debito sovrano. Scelta, quest’ultima, che trova d’accordo tutti i leader del summit.  Sempre nel documento, infatti, si legge che i leader del G20 sono a favore della volonta’ europea di integrare maggiormente il sistema bancario.

Lagarde: “La preoccupazione c’è”. ”Noi tutti siamo preoccupati per l’Europa, in particolare l’Eurozona”. Lo dice il direttore generale del Fondo monetario Internazionale, Christine Lagarde, in una nota emessa al termine del G20.  I leader riuniti al G20 di Los Cabos ”hanno tenuto bene a mente l’obiettivo di una crescita forte, sostenibile e bilanciata” gettando le basi per ”un piano pan-europeo per la ripresa”. Lo ha detto il direttore generale del Fmi Christine Lagarde, secondo cui i ‘Grandi’ hanno anche ”riaffermato la loro determinazione a fare tutti i passi necessari per rafforzare la domanda, sostenere la crescita, riportare la fiducia e ridurre la disoccupazione”.

Geithner: “Misure per aiutare Spagna e Italia”. ”Gli europei stanno cercando di assicurare nel brevissimo periodo il varo di misure che possano sostenere il loro sistema finanziario e far si’ che i Paesi che stanno affrontando le riforme, come la Spagna e l’Italia, possano prendere prestiti a bassi tassi di interesse”.

Monti: “Lavoro per giovani e donne”. La crescita non solo deve essere creata per combattere la disoccupazione giovanile con molta cura, ma anche per l’inserimento delle donne nel mercato del lavoro. Lo ha detto il premier Mario Monti al termine del G20.  L’Eurozona, ha aggiunto il presidente del Consiglio, prenderà tutte le misure di policy per salvaguardare l’euro e migliorare il funzionamento dei mercati finanziari. Questo contribuira’ a rompere circolo vizioso fra titoli del debito sovrano e banche e rendera’ il costo dell’indebitamento degli Stati sostenibile.