G20: Obama, ripresa stenta va aiutata, timori da Europa

Pubblicato il 29 Ottobre 2011 - 21:06 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK, 29 ott – La ripresa economia globale e' fragile, con l'Europa a rappresentare la maggiore minaccia e centinaia di milioni di persone senza lavoro. Per questo e' necessario agire e farlo in modo responsabile, ovvero tenendo in considerazione le caratteristiche di ogni paese. Il presidente Barack Obama si presenta al G20 di Cannes forte di un'accelerazione del pil americano nel terzo trimestre al 2,5%. Ma con le mani vuote sul fronte dell'occupazione, con il piano da 447 miliardi di dollari proposto e' stato bocciato dal Senato, e l'incognita della supercommissione anti-deficit, lontana da un accordo su un taglio di 1.500 miliardi di dollari del deficit.

A preoccupare maggiormente gli Stati Uniti e' la crisi del debito europea e il suo impatto sulla ripresa globale. Obama ha promosso l'accordo raggiunto a Bruxelles ma ha esortato le autorita' europee ad attuarlo in pieno e rapidamente perche' la crisi va ''risolta il prima possibile''. E la sua soluzione deve includere anche la creazione di un rete di sicurezza che eviti il contagio. Il timore e' una paralisi dell'economia come quella sperimentata nella crisi finanziaria del 2008 e una conseguente stretta del credito, come quella innescata da Lehman Brothers. La sfida del G20, secondo Obama, ''e' chiara. Dobbiamo restare focalizzati su una crescita forte, sostenibile e bilanciata che spinga la domanda mondiale e crei lavoro. Questo richiede un'azione''. E ''tutti devono fare la loro parte'', mette in evidenza.

Gli Stati Uniti stanno facendo la loro e i benefici di una piu' forte crescita americana sono globali, perche' – spiega – la singola mossa piu' efficace per rafforzare l'economia mondiale e' far crescere piu' velocemente l'economia statunitense. E Obama sta cercando di mettere in atto misure in questo senso, invitando anche gli americani a esercitare pressione sul Congresso perche' approvi le sue misure a sostegno del mercato del lavoro: ''fate sentire la vostra voce''. ''I problemi economici non si risolveranno in un giorno ma ci sono iniziative che si possono assumere subito per rimettere la gente al lavoro e restituire sicurezza alla classe media''. Obama ribadisce quindi che le misure per l'occupazione sono finanziate da un aumento delle tasse per i super-ricchi americani, quell'1% della popolazione che ha sperimentato negli ultimi 30 anni un aumenti dei redditi del 275%. Secondo un sondaggio – afferma Obama – circa 7 milionari su 10 sono pronti a scendere in campo e a pagare un po' di più per aiutare l'economia''.