Generali, entro l'estate la svolta sulla Russia

Pubblicato il 30 Giugno 2011 - 21:13 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Generali va avanti sulla Russia e punta a definire una bozza di accordo con Vtb entro l'estate, per il Cda cioè sulla semestrale del 5 agosto.

Nel comitato esecutivo che si è riunito oggi a Milano il capo azienda Giovanni Perissinotto ha fornito un breve aggiornamento sullo stato dei contatti in corso per un'alleanza che potrebbe allargare decisamente la potenza di fuoco del Leone.

Il tema Vtb, in realtà, non era all'ordine del giorno e l'esecutivo si è concentrato piuttosto sull'andamento della gestione a fine maggio, decidendo quindi la conferma per il prossimo triennio del country manager per la Spagna, Jaime Anchustegui Melgarejo, affrontando quindi altri temi di carattere ordinario.

La penisola iberica è il sesto mercato estero del gruppo, con premi lordi nel 2010 per 2,3 miliardi, registrati soprattutto nei danni. La Spagna, tra l'altro, è stata oggetto negli ultimi anni di un'importante riorganizzazione che nel 2009 ha visto nascere Generali Espana, dopo la fusione tra Estrella Seguros e Vitalicio Seguros.

Dal 2004 c'è un accordo di bancassicurazione con la principale cassa rurale spagnola, Cajamar (dal 2009 anche nei danni).

Tornando alla Russia, per il Leone sarebbe un'alleanza creata tramite la corazzata nell'Europa dell'Est, Generali Ppf Holding, dove Trieste è al 51% e il gruppo del socio ceco Petr Kellner al 49%.

Anche nel caso della joint venture con Vtb, l'obiettivo è quello di avere la maggioranza, arrivando quindi a consolidare i premi. Già ora la Russia è il principale mercato assicurativo dell'Est Europa in termini di volumi, con circa 20 miliardi di dollari di premi nel 2010, quasi esclusivamente nei danni.

Il livello di penetrazione sembra però suggerire grandi potenzialità, vista una penetrazione nei danni dell'1,2%, a fronte di un tasso del 2-3% nei principali paesi del Centro ed Est Europa.

E' insomma la dimensione del mercato russo a dare grande appeal a una trattativa che è in realtà ancora in una fase del tutto preliminare e non si esclude possa richiedere anche dei mesi prima che si arrivi ad un accordo vero e proprio.

L'idea sarebbe quella di creare non solo un accordo nella bancassicurazione, ma una società con una rete di agenti e capacità di distribuzione online.

L'esecutivo, durato poco più di due ore e mezza (assente il vice presidente Vincent Bolloré), non ha infine affrontato, come previsto, l'ipotesi di una svalutazione della quota in Telco, la holding che possiede il 22,4% di Telecom Italia e che dopo uno studio di Lazard potrebbe decidere di svalutare il valore di carico della partecipazione da un prezzo per azione di 2,2 euro a un valore attorno a 1,8.

Per ogni decisione da parte dei soci si dovrà però attendere il consiglio Telco sul bilancio, fissato il 6 luglio.