Generali in crescita: utili dei primi nove mesi +46,8%. E si pensa alla Fondazione

Pubblicato il 12 Novembre 2010 - 17:00 OLTRE 6 MESI FA

La crisi generale non affossa Generali. Il gruppo triestino ha chiuso ieri il terzo trimestre con un utile netto di 1,313 miliardi, in crescita del 46,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e superiore al risultato netto dell’intero 2009 (1.309 milioni). In tutto, nei primi nove mesi dell’anno Generali ha avuto una raccolta premi di 53,8 miliardi, con una crescita del 5,8%.

I guadagni del gruppo vengono soprattutto dal ramo Vita, che vede i suoi risultati salire dell’8% a 37,3 miliardi, con una nuova produzione misurata in termini di premi annui equivalenti (Ape) in crescita del 6,1% a 3,8 miliardi. In crescita anche i Danni, a 16,6 miliardi (+1%).

In Italia, in particolare, la raccolta netta di Generali è cresciuta di 30 miliardi dal gennaio del 2009, assorbendo completamente gli effetti negativi della rottura della joint venture con Intesa San Paolo (Intesa Vita).

Gli effetti della crisi si fanno sentire di più nei rami Danni, che comunque sono cresciuti dell’1%, in euro 16,6 miliardi. Il calo del 12,3 % dei risultati operativi è dovuto anche alle catastrofi naturali, su tutte il terremoto in Cine e le alluvioni in Europa.

La proposta di Geronzi. Il buon andamento del gruppo accompagna il rilancio della Fondazione Generali, alla quale viene rafforzato il sostegno, prevedendo che possa promuovere iniziative socio-assistenziali, nelle attività culturali e in quelle ambientali.

Sin dall’insediamento a Trieste, il 24 aprile, il presidente Cesare Geronzi aveva annunciato l’intenzione di lasciare il segno con un ”progetto molto importante” per la cultura e non solo. Un proposito che entra ora nel vivo, definendo l’ambito dei possibili interventi dell’ente nel settore formativo e consolidando la possibilità di dare sostegno alla ricerca e all’analisi economica e finanziaria.

Nel board della Fondazione, oltre ai vertici del gruppo, figura tra l’altro anche Angelo De Mattia, già segretario particolare dell’ex Governatore Antonio Fazio in Bankitalia, arrivato a Trieste nella squadra di Geronzi e alla guida dell’ufficio studi della presidenza. Un comitato scientifico autorevole appena istituito avrà poi un ruolo centrale nel perseguimento degli scopi della fondazione.

”Anche durante la più forte crisi dalla seconda guerra mondiale il nostro gruppo è stato capace di crescere molto bene”, ha sottolineato con orgoglio il direttore finanziario delle Generali, Raffaele Agrusti, presentando i conti alla comunità finanziaria. Un risultato possibile ”da una parte grazie alla solidità del nostro modello di business, basato su una distribuzione multi-canale supportata da una rete proprietaria molto forte, e dall’altra parte sulla fiducia che i nostri clienti ci hanno confermato anche in questi tempi difficili”.

Nel corso del Cda sono state approvate anche le nuove procedure sulle operazioni con parti correlate, prevedendo che un comitato specifico formato da cinque indipendenti si debba esprimere sulle operazioni di questo genere, anche se compiute da controllate, dando tra l’altro maggior peso al parere degli amministratori indipendenti.