Cresce il Pil del Giappone: +4,9 per cento in un anno

Il Pil del Giappone accelera la ripresa. Nel trimestre gennaio-marzo 2010 ha avuto un rialzo dell’1,2 per cento  sui tre mesi precedenti, e del 4,9 per cento in un anno, grazie alla ripresa della domanda interna e delle esportazioni verso l’Asia.

I dati, riferisce l’Ufficio di gabinetto, rappresentano il quarto trimestre di fila di crescita e un miglioramento rispetto al +1 per cento di ottobre-dicembre del 2009, caratterizzato dall’aumento annualizzato del 4,2 per cento.

Eppure gli analisti considerano i dati preliminari sul Pil diffusi dal governo nipponico inferiori alle attese, che erano di un +1,2-3 per cento su base trimestrale, e di un +5,6-9 su base annuale.

Nell’esercizio fiscale 2009, chiuso lo scorso 31 marzo, il Pil si è contratto dell’1,9 per cento rispetto ai 12 mesi precedenti. I primi tre mesi dell’anno hanno mostrato segnali di ripresa grazie ai consumi con la spesa – che vale quasi il 60 per cento della composizione del Pil – in aumento reale dello 0,3 per cento, mentre gli investimenti aziendali hanno avuto un rialzo dell’1 per cento, sostenuti da esportazioni in aumento del 6,9 per cento, mentre gli investimenti pubblici sono calati dell’1,7 per cento.

La domanda interna, nel complesso, ha generato 0,6 punti di Pil, quella esterna lo 0,7. Le vendite di prodotti giapponesi in Paesi emergenti come la Cina hanno dato slancio alla ripresa, incoraggiando le imprese ad aumentare gli investimenti.

Con i pacchetti di stimolo in esaurimento, alcuni analisti dubitano che il ritmo di crescita economica possa restare così ampio in presenza di una persistente deflazione e di un rafforzamento dello yen per le turbolenze in eurolandia scatenate dal debito della Grecia.

Il deflatore del Pil, l’indicatore per misurare l’andamento dei prezzi, ha registrato un tonfo del 3 per cento a gennaio-marzo, peggio del 2,7 per cento dei tre mesi precedenti. Un segnale evidente che gli sforzi finora fatti non hanno sortito gli effetti desiderati.