Squinzi contro il governo: “Nulla di incisivo per uscire dalla crisi”

Pubblicato il 16 Ottobre 2012 - 18:21 OLTRE 6 MESI FA
Giorgio Squinzi (Foto Lapresse)

STRESA (VERBANIA) –  Giorgio Squinzi critica (ancora una volta) l’azione del governo. E questa volta lo fa sul disegno di legge sulle semplificazioni: ”Non ci sono provvedimenti incisivi per la ripartenza, in particolare per quanto riguarda ricerca, innovazione e infrastrutture”, ha detto il presidente di Confindustria.

Squinzi boccia tutto: l’Irpef “va bene per le famiglie ma non per le imprese”. Anzi, aggiunge: “Quando siamo stati ricevuti dal governo il provvedimento c’era stato presentato in modo diverso. Stiamo valutando il testo presentato in queste ore con le tabelle”.

Stessa presa di posizione sull’apertura del ministro Elsa Fornero sui contratti a termine: “Ci fa piacere che il ministro sia disponibile a rivedere parte degli accordi sulla riforma del lavoro. Vediamo come si realizzerà questa disponibilità. Mi raccomando i tempi rapidi. La signora Fornero ci ha sempre parlato di sei mesi. Noi auspichiamo 30-40 giorni”.

Anche per quanto riguarda l’andamento dello spread, Squinzi riconosce al governo di aver “iniziato ad operare bene per ridurlo”, ma “comunque resta ancora alto”. E ha invitato l’esecutivo a “completare provvedimenti adeguati come la Spending Review, la legge di stabilità, la semplificazione e la minirevisione del titolo V. Il tempo è poco, fra tre mesi il governo ha esaurito il suo compito. Portare a compimento i provvedimenti varati sarebbe già un discreto segnale”.

Infine, una parola anche per l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne e sulla non chiusura degli stabilimenti: “Se è vero lo valuto positivamente. In questo momento ci sono molti annunci dalle imprese. Preferirei meno annunci e più cose concrete». «Non dimentichiamo – aggiunge – che si era anche parlato di 20 miliardi di investimenti per il piano Fabbrica Italia, di cui poi si è persa traccia”.