Squinzi: “Serve un governo che governi, debiti Stato a imprese vanno pagati”

Pubblicato il 18 Marzo 2013 - 12:04| Aggiornato il 14 Ottobre 2022 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – “Un governo capace di governare e che paghi i debiti alla imprese. Questo è ciò di cui ha bisogno l’Italia secondo Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria. “Poche cose semplici perché l’Italia resti in serie A, spiega Squinzi intervistato da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”.

Parlando di nuove elezioni a breve, Squinzi dice: “Mi auguro che alla fine il buon senso prevalga. Noi proponiamo una terapia d’urto per rilanciare l’economia italiana nei primi cento giorni di governo”.

Squinzi ha poi aggiunto: “Serve un governo che sia capace di governare, possibilmente stabile, che metta al centro della sua azione, anche prima di qualsiasi intervento politico o istituzionale l’attenzione all’economia reale”.

Il Movimento 5 Stelle, secondo Squinzi, ha degli obiettivi condivisibili: “Alcuni punti del programma del Movimento 5 stelle sono anche condivisibili, ma assolutamente non lo è l’idea della decrescita felice”, aggiunge Squinzi ricordando come sia stata l’unica forza politica che prima delle elezioni ”non ha accettato l’invito” ad ascoltare le proposte di Confindustria.

Con qualcun’altro il solo apparentemente docile Squinzi sta invece ricucendo e i risultati forse si vedranno a breve: con quella Fiat di Sergio Marchionne, uscita da Confindustria ai tempi della Marcegaglia presidente, un’azienda che non aveva certo sostenuto il patron della Mapei nella sua elezione.

Non so se ”rientreranno è una loro decisione: ho avviato rapporti personali e amichevoli con Marchionne, un grande imprenditore, vedremo…”, Squinzi risponde sornione a Fazio.

Ma quello che sembra stargli più a cuore è ”rimettere in moto l’economia” e per farlo ”è indispensabile che lo Stato restituisca al più presto 48 miliardi di crediti alle imprese” su un totale di 71 miliardi che il centro studi di Confindustria stima essere la massa del debito verso i fornitori.

”In questo momento il Paese è terrorizzato, i cittadini non investono più: è una situazione che non ho mai visto da quando faccio l’imprenditore, quindi da 50 anni”, aggiunge Squinzi, che si congeda dagli studi Rai di Milano con una battuta di sapore calcistico. Il suo Sassuolo potrebbe, un po’ a sorpresa, ”anche venire in Serie A, ma lì è importante che ci rimanga l’Italia”.